tratto da il moralista di Francesco Maria Toscano
Non è più il momento di scherzare. La Grecia vive una catastrofe umanitaria, la disoccupazione nei Paesi della fascia mediterranea si aggira intorno al 20% (con punte del 50% per i giovani), i suicidi sono diventati macabra routine e perfino alcuni colleghi giornalisti, invecchiati senza mai raggiungere l’agognata dignità retributiva, si arrendono al dolore chiudendo la partita con la vita con un colpo di pistola alla tempia (clicca per leggere). Abbiamo un vantaggio: sappiamo chi sono i nostri assassini. I killer in doppiopetto di oggi guidano le principali banche centrali dell’eurozona. La banca centrale europea, utilizzando sapientemente la finta contrapposizione al ribasso offerta dal banchiere nazista Jens Weidmann, prosegue nel piano di annientamento riattualizzando le idee di Adolf Hitler. E’ paradossale constatare come tanti giornalisti contestino a papa Francesco presunte contiguità passate con il regime di Videla e Massera anche se, stranamente, nessuno di loro è ancora riuscito a scrivere una parola sui carnefici di oggi (non meno spietati dei generali argentini) Draghi e Weidmann. Mi rifiuto di approfondire la situazione politica italiana in questa fase appaltata a grillini e pulcinella vari. Quello che avevo da scrivere l’ho già scritto all’indomani del voto, avvertendovi con larghissimo anticipo circa il finale obbligato di questa triste pantomima che serve solo a lavare la coscienza sporca di un beduino falso e miserabile come Pierluigi Bersani. Il segretario del Pd ha nei fatti servito i nazisti Draghi e Weidmann puntellando il governo Monti e ora, con le mani ancora sporche di sangue, pensa di pulirsele utilizzando per l’occasione il grembiule ancora (per poco) candido dei vari Grillo, Casaleggio e Sassoon. Bersani vergognati e ritirati. Dio considera gli ipocriti peggiori degli assassini, ricordalo. Lasciamo quindi perdere i tristi balletti di questi burattini ridicoli e concentriamoci nell’analizzare le mosse degli spietati architetti a capo della Shoah europea, killer di alta scuola che, perlomeno, conservano il coraggio di premere il grilletto guardandoci negli occhi. Ieri Mario Draghi ha illustrato il suo piano per “aiutare” i Paesi dell’Ue con problemi di “competitività” (clicca per leggere). Si tratta delle solite ricette, salari da fame, distruzione del welfare e promozione del lavoro schiavile, che hanno già ampiamente fallito distruggendo la civiltà e il benessere dell’Europa. Ma Draghi, a differenza di Bersani, possiede il dono della coerenza. Resterà come Hitler nel suo bunker fino alla fine della festa. Draghi gioca a fare il poliziotto buono lasciando il ruolo di cattivo al capo della banca centrale tedesca, il già citato Weidmann. Quest’ultimo, giusto per rimettere la barra al centro, si è appena preoccupato di richiamare all’ordine i Paesi “maiali”, tra cui l’Italia, chiarendo una volta ancora chi comanda per davvero: “I Paesi della zona euro”, ha detto il nipotino dei nazisti autentici, “devono proseguire con il risanamento delle finanze varando riforme strutturali” (clicca per leggere). Avete capito l’ordine del piccolo fuhrer? “Cari italiani”, sembra dire questo pagliaccio biondo, “vi abbiamo ancora lasciato il diritto di votare ma quello di scegliere le politiche da adottare lo conserviamo saldamente noi. Quindi divertitevi ad eleggere un governo qualsiasi ma continuate ad ubbidire rispettando un ossequioso silenzio”.LEGGI TUTTO
Nessun commento:
Posta un commento