Scritto il 29 novembre 2009 alle 16:45 da icebergfinanza
Viene il giorno in cui chiedi a te stesso, la rotta da seguire, viene il tempo in cui ti guardi e i tuoi sogni son caduti.
Sulle spalle una mano che ti spinge a trattenerti, vuol fermare l’avventura, ma ritorno a navigare.
Ci sono emozioni che non si possono descrivere, ci sono momenti che lasciano il segno, nella semplicità di un sorriso, in uno sguardo, in un abbraccio, nella sensazione di non essere solo, di essere in tanti. Tante goccie sparse nell’oceano, che possono "contaminare" la goccia vicina, qualcosa che va al di la dell’economia e della finanza, argomenti che spesso trattiamo durante il nostro viaggio. Una speranza che nasce dalla sorgente, dall’uomo, da un piccolo e grande mondo sommerso, di uomini e donne, che vivono la vita semplicemente con una tensione che guarda all’uomo, sorgente e ispirazione di ogni presente, di ogni futuro.
Come per Trento, l’incontro di Assisi, personalmente, è andato al di là della visione macroeconomica del futuro, la Vostra presenza, il Vostro calore umano, la Vostra stima, sono un uragano che continuerà a gonfiare le vele di questo nostro veliero.
Ognuno di Voi è arrivato con le Sue aspettative; ho condiviso le mie visioni, le mie sensazioni, ma non sono portatore di certezze, non sono portatore di verità. La speranza è che ognuno di Voi abbiamo portato via qualcosa che vada oltre quelle che erano le Sue attese.
Grazie Paolo per aver organizzato questo incontro, grazie Valentina e grazie a tutti i compagni di Viaggio! Grazie Paolo, per aver condiviso insieme questa nuova esperienza.
Abbiamo davanti momenti difficili, ma allo stesso tempo ho un’immensa fiducia nelle possibilità di costruire una nuova economia, nuove relazioni, nelle isole quotidiane che ognuno di Voi frequenta, senza l’ utopia di stravolgere nulla, ma con l’ambizione di esplorare nuovi orizzonti che lentamente, piano, piano stanno sempre più emergendo come naturale bisogno di respirare aria nuova. Abbiamo bisogno di seminare una nuova visione delle cose, abbiamo bisogno di ritornare a mettere l’ Uomo al centro dell’Universo, un’Umanità che sia il fine e non il mezzo dell’economia, una Speranza per i nostri figli.
Come mi ha ricordato oggi Piera, alle volte si ha come la sensazione di essere come pecore in mezzo ai lupi. " Siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe…non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima."
Nessuno può uccidere l’anima delle Vostre idee, delle Vostre certezze, delle Vostre speranze, nessuno può uccidere la Vostra essenza, ne questo sistema, ne talvolta le sue illusioni.
Nessuno, solo Voi, solo Voi potete uccidere quello in ciò che credete, i Vostri valori!
" Spingerò il mio Veliero sulla rotta navigherò tra gorghi e mulinelli,la gioia mi ha trovato, la pienezza, non starò più fermo ad aspettare.
E’ il momento di rischiare, di decidere da soli, non fermarsi e lottare per non essere abbattuti.
Sulle spalle una mano che ti spinge a trattenerti, vuol fermare l’avventura, ma ritorno a navigare.
Ho incontrato troppa gente che mi ha dato senza avere, voglio dare queste braccia, non c’è molto da aspettare.
E’ parola come vento, tra le vele quella stretta, gli uni e gli altri nell’Amore, non avere che un Canto, questo tempo non ha niente da offrire a chi aspetta, prende tutto, prende dentro, sai fin dove non sai quanto.
Non è la rotta di chi parte e già vuole arrivare, non la rotta dei sicuri, dei sicuri di riuscire, non è fatta per chi è fermo, per chi non vuole mai cambiare.
E’ la rotta di chi parte e arriva per ripartire."
Semplicemente Grazie!
Commenti (n° 46)
Vincenzo, non hai esondato, avrei voluto stare a sentirti per delle ore e le cose che hai detto meritano di essere conosciute e non più sottaciute.