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martedì 25 settembre 2012

RICORDO UN MOTIVO "ED IL NONNO DOVE LO METTO...." OGGI VIEN DA PENSARE CHE UN POSTO GLIELO STIANO TROVANDO, IL CIMITERO!!!!!



Alle volte il cittadino si domanda e chiede, invano, il perché l’Ente Pubblico tarda a recepire certe priorità, come abbiamo “visto” recentemente nel “ Decreto Balduzzi” ed abbiamo richiesto “lumi” sulla avanzata ipotesi di diminuzione dei posti letto negli ospedali, senza aver ottenuta una degna risposta,una smentita da parte del Ministro della Salute né dal Governo Monti!

Intanto la Regione Veneto ha predisposto la diminuzione dei posti letto negli ospedali ( Buon Giorno Regione e Corriere del Veneto 25 settembre 2012 – Delibera Regione Veneto n.3223 ). 

Alle altre gravi emergenze sociali, anche dettate dall’isolamento relazionale e da condizioni quotidiane di arretramento dei servizi sociali e di quelli sanitari, guarda un po’ !, troviamo la popolazione di persone anziane, spesso ritenute improduttive, per non dire inutili ! Non parliamo, poi, quando intervengono necessità ospedaliere :


Mentre ogni giorno si “disputa”, si fanno “congetture”, si “viaggia” nell’indeciso, si “parla” di riforme, (oh! quante se ne inventano, senza concrete soluzioni !), si ricerca avidamente il “potere”, i variegati problemi sociali tanto decantati, gravi ed ugualmente urgenti, languono nel nulla da parte della Politica. 

Lo Stato Sociale, quello che “deve” essere presente innanzi alle necessità della gente, è ASSENTE ! 

Il dovere, purtroppo, é carente ed è quello di impostazione programmatica delle Istituzioni, di tutte, specie del Governo delle Riforme Monti ( riforme tanto le decantate ), mentre dalla collettività sale forte, diffusa e decisa la domanda di solidarietà e di giustizia sociale, fra le quali “spicca” la carenza di Case di Riposo, quelle necessarie per persone parzialmente autosufficienti, mentre scarse sul territorio sono le RSA ( Residenze Sanitarie Assistite) per le persone non autosufficienti.

Le Case di Riposo sono lasciate alla speculazione privata? Si, in quanto mancano programmazioni in tal senso . 

Quanti sono bilanci pubblici che stanziano risorse finanziarie per realizzare Case di Riposo ove possono trovare un sereno e sicuro asilo persone anziane che consumano giornalmente i tempi della loro vita e della loro disperazione nella perfetta solitudine, quasi una “strisciante eutanasia” ?

Quella “dimenticanza”, quel rivolgere lo sguardo “altrove”, quella “insipienza” da parte delle Istituzioni, si tramuta in una sintomatologia emotiva che conduce o può condurre l’anziano alla depressione : primo disordine funzionale della persona, per condurlo ad una fine non certamente umana, una eutanasia mascherata ! 

Nella meditazione sulla vita, il Beato Giovanni Paolo II° con la XI° Enciclica “Evangelium vitae” esortava la comunità in difesa della vita “ dal concepimento al declino ”, richiamo che sempre perviene dalla Sede Apostolica. 

La comunità nazionale, al di là di ogni schematismo o credo politico, deve farsi carico della difesa della vita umana , della dignità di ogni cittadino, affinché il fenomeno dell’emarginazione degli anziani, dei disabili, dei malati terminali, non deve avvenire, come spesso esorta il Santo Padre e la Chiesa Cattolica tutta in maniera dimenticata ! 

Basta consultare determinate “pagine” in ogni dove ed alla voce “case di riposo” si riscontra un proliferare eccessivo di questa “ prolifera impresa “ ( alla faccia dello Stato Sociale), dove si evidenzia una mirabilia di “cose“ altamente qualificate, di assistenza d’ogni genere, di confort, d’elité…!!!!... ma con spese da capogiro ! Sbaglio ?

Secondo la n/s Costituzione, ( “ri-portata” sempre quale esempio di bene comune da qualunque Parte politica !), la solidarietà pubblica e lo Stato Sociale non devono essere mai assenti. Ma non è così ! 

E’ vero che l’ampiezza e la complessità degli interventi da realizzare richiedono un impegno da parte delle Istituzioni, sia sul piano dell’impostazione programmatica che su quello del reperimento delle risorse finanziarie, che costano enormi sacrifici al tartassato contribuente italiano, ma tuttavia é utile ricordare che questa n/s società è un coperchio strapieno di buchi, che copre molto poco le realtà e le svariate necessità umane . 

Oh! quante sono le spese inutili !!! delle quali moltissime non riconoscono l’amor di Patria ! 

Si ! ogni tanto viene annunciato un “taglio” agli appannaggi delle “forze politiche ed istituzionali”. Non nutriamo alcun dubbio ! I dubbi ci vengono nel momento della esecutorietà di tali “tagli” ! Ma avvengono, dove e quando ? 

Quanti sopportano o sopporterebbero con angelica serenità queste decurtazioni ? quale sarebbe il comportamento dei rappresentanti del popolo, dei manager pubblici, dei partiti e movimenti politici che, pur sempre uniti, “attingono”legalmente dai bilanci dello Stato e si inebriano di tanta “manna” ? 

“Nulla dies sine linea” ( Plinio, Scrittore latino - Storia Nat., 35 ) “ non vi è giorno senza una linea”; come dire : non passa invano giorno per raggiungere la perfezione e progredire nel bene comune . Ma è così ?

Non basta denunciare truffe, sperperi, corruzioni, concussioni od ogni sorta di reati penali, che ci ammanniscono i mass media quasi ogni giorno, è necessario che il “cambiamento” (parola magica e di moda !) sia frutto di una riflessione collettiva e non sotto la non impossibile ondata di giustificata protesta popolare ( quella silenziosa !). 

Parafrasando ( che uso sempre ) la famosa frase di Ponzio Pilato rivolta a Gesù “quid est veritas ?”, coloro che non sanno dare una concreta risposta, non vogliano ripetere il comportamento del Proconsole romano che trascurò di attendere le parole che sono state sulle divine labbra di Gesù che rispose “est vir qui adest”! Si è l’uomo che sta innanzi con tutti i suoi problemi ! 

Quei “cattolici” impegnati in politica, smarriti, indecisi, dimentichi del principio della Dottrina Sociale della Chiesa che è il rispetto della dignità della persona umana, che non hanno più o non sanno dare un punto di riferimento a cui “aggrapparsi”, che sono molto “ tiepidi ” in fatto di concreta solidarietà ( cristiana ? mah! ), che sono alla ricerca di una “nuova stagione in politica” devono “infondere” ai diritti anche i doveri, alla ingiustizia la giustizia, alle “storture” la verità, alla corruzione l’onestà (parola non più di moda perché chi la pone in pratica è ritenuto un…!). Queste terminologie ( troppo usate!) se non riconducono all’uomo, alle sue necessità, alle sue priorità, se sono prive di senso etico ed umano : non valorizzano la dignità dell’homo sapiens . 

Questi “cattolici” devono “scegliere” la via migliore verso la coerenza, soprattutto, nel sostenere la solidarietà che non è né deve essere quella della superficialità esteriore e delle parole vane ( troppo spesso”usate” in difesa della famiglia o del popolo ! e poi…!!!), ma d’impegno e di traino per rimodellare la società secondo valori etici e principi civili

E’ tempo di ricercare, di interpretare, di valutare la gente semplice e solidale che vuole essere presente in una convivenza e connivenza civile più aderente alle necessità reali, uscendo dal campo sterile delle parole per entrare in quello fecondo delle realtà e della concretezza .Prevedere ( parola sconosciuta, molto incompresa nella dialettica politica) significa amministrare! Non lo si dimentichi mai ! e non lo dimentichi la Politica ! 

Non lo dimentichi, soprattutto il Governo Monti quello che ci vuole insegnare a vivere ! quello delle riforme ! quello che dice e non dice ! 

Nell’opinione pubblica è evidente che prevale la protesta, ma non è morta la speranza di rigenerazione,( altra parola molto stranamente “usata”) perché si sono accavallati problemi tanti ed urgenti, di cui uno sono le Case di Riposo. 

Bisogna dare una priorità alle “cose” e rendere giustizia ! A buon intenditore poche parole bastano ! 

E con le sante parole del Beato Giovanni Paolo II° : ” Andiamo avanti con speranza !” 

Previte


MAGDI CRISTIANO ALLAM:"CHIEDO A QUEST'EUROPA,RELATIVISTA,MATERIALISTA,E ISLAMICAMENTE CORRETTA DI RECUPERARE L'USO DELLA RAGIONE"


di Magdi Cristiano Allam da 'Il Giornale' (24/09/2012).

L'Unione Europea vuole bandire il vilipendio delle religioni con una normativa vincolante sul piano del diritto internazionale e lo fa sottomettendosi al terrorismo islamico scatenatosi all'indomani della diffusione di un film e della pubblicazione di vignette su Maometto giudicati blasfemi. Non era mai accaduto che, sotto il ricatto del terrorismo islamico che ha ucciso decine di persone e distrutto sedi diplomatiche, chiese, negozi e abitazioni, l'Unione Europea sottoscrivesse una dichiarazione congiunta con l'Organizzazione della Cooperazione Islamica, la Lega Araba e l'Unione Africana, in cui mette sullo stesso piano un film e delle vignette con il terrorismo islamico definiti “atti di estremisti su entrambi i lati”. Nella dichiarazione, sottoscritta il 20 settembre dall'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e della Sicurezza Catherine Ashton, si accredita la tesi reattiva del terrorismo islamico, secondo cui il film e le vignette corrisponderebbero “all'odio religioso” che ha costituito “incitamento all'ostilità e alla violenza”; così come si afferma che il terrorismo islamico sarebbe una forma di devianza “di piccoli gruppi di persone” che non rappresenterebbero l'islam intrinsecamente moderato espresso dalle “comunità più grandi da cui essi provengono”.

L'idea di reprimere per vie legali la critica all'islam e a Maometto era stata ventilata il 19 settembre dal ministro degli Esteri Terzi che aveva ritenuto doveroso ammonire che in Italia la diffamazione religiosa è reato. Sempre Terzi il 20 settembre ha anch'egli messo sullo stesso piano la critica all'islam con il terrorismo islamico sostenendo che “è assolutamente legittimo da parte dei governi il blocco di siti che sono oggetto di comportamenti non positivi, di istigazione all'odio, di rifiuto di comprendere l'altro, così come di siti che hanno una loro valenza criminale”.LEGGI TUTTO

QUALCHE RIFLESSIONE: L'ITALIA HA UN DEBITO DI 120 +/- ED IL GIAPPONE UNO DI 240 +/- PERCHE' NESSUNO ATTACCA FINANZIARIAMENTE L'IMPERO DEL SOL LEVANTE???

Ignoranza degli Economisti Sulla "Moneta Sovrana"

tratto da Cobraf

Cosa fate ora, leggete i professori come Bagnai, che spara sempre su Mosler, la MMT e la "sovranità monetaria" raccontando che si applica solo agli USA perchè hanno il dollaro e le atomiche e non funziona per tutti gli altri paesi inclusa l'Italia, specie quelli che hanno deficit esteri o importano molto dall'estero ? 


Vi rendete conto che stiamo parlando di cambi e bonds, cioè di quella roba i cui simboli e grafici si muovono sul vostro monitor del poc se fate del trading come sembra qui sul forum, più che di arcana "teoria economica" le cui chiavi sono detenute dai professori ?

Non sarebbe una buona idea cominciare ad usare la propria testa guardando quello che succede ed è successo sui mercati ? Ad esempio stamattina alle 7 la Bank of Japan, banca centrale di un paese che importa tutto tranne il riso e pesce come materie prime, diciamo importa dieci volte di più dell'Europa, oggi annuncia un aumento di centinaia di miliardi (in dollari) del suo QE cioè "stampare moneta" per ricomprarsi i titoli di stato. E la sua valuta è salita dalle 7 ed è generalmente forte da mesi, anzi da anni

Quindi si finanziano emettendo dei titoli di stato in Yen da 15 anni circa che non rendono niente, tanto è vero che il 99.9% è possdeduto da giapponesi e nessun altro al mondo se li fila. Ma non è che i giapponesi risparmino più degli italiani, la loro ricchezza media e mediana per famiglia è leggermente inferiore alla nostra e il tasso di risparmio quasi uguale. Per cui anche in Italia potremmo far comprare in teoria i titoli di stato ai residenti se guardi ai numeri macro

Quindi hai un paese che:
a) dipende totalmente dall'estero per comprarsi materie prime, cibo e anche tante altre cose
b) dal 1992 circa pompa la sua economia con deficit pubblici mostruosi, anche del 10% del PIL l'anno tanto che ha accumulato un debito pubblico del 240% del PIL, diciamo che è il "modello della MMT"
c) non ha nessun problema a finanziarli e la sua valuta è la più forte del mondo in pratica

Tu dirai, ricopiando Bagnai o qualche altro professore italiano, che è perchè non hanno deficit di partite correnti. Davvero ? A parte che l'Italia prima dell'Euro, cioè quando aveva la sua moneta, era simile al Giappone come avanzi commerciali allora scendi un poco sul mappamondo in Nuova Zelanda e guarda il Dollaro Neozelandese, un altro che i cambisti e trader usano molto tutti i giorni

Il dollaro Neozelandese è una delle valute più forti del mondo nonostante la Nuova Zelanda accumuli disavanzi commerciali da 20 anni e abbia per conseguenza ormai il 100% del suo debito pubblico netto in mano a stranieri, come la Grecia e il Portogallo. I bonds neozelandesi li comprano più i giapponesi e poi gli speculatori che fanno il "carry trade", i neozelandesi invece no, non si fidano.... La Nuova Zelanda infatti esporta solo 40 miliardi di dollari l'anno di carne, latticini, lana e legname e importa praticamente tutto, dalla meccanica, alla chimica, all'elettronica, alle auto, all'energia, a ogni altra materia prima, come la Grecia quasi. E non ha nemmeno il turismo della Grecia. Il debito neozelandese lordo in mano a stranieri è di 260 miliardi di NZD$, il 125% del PIL

Quindi hai due paesi in cui CHE IMPORTANO TUTTO O QUASI DALL'ESTERO, che sono tra i meno autosufficienti che esistano al mondo, che se non potessero importare piomberebbero nella miseria e nel caos, che sono da questo punto di vista messi peggio dell'Italia che ha un ottima struttura industriale a differenza della Nuova Zelanda e non è sovrappopolata come il Giappone, ha più terra coltivabile e ha la risorsa "naturale" del turismo. L'Italia come debito pubblico ne ha la metà del Giappone e come indebitamento estero non ne ha quasi paragonata alla Nuova Zelanda. 

Come se la cavano allora questi due paesi che partono molto svantaggiati in termini di autosufficienza per finanziarsi i loro defiti interni o esterni ?

In un caso si finanziano tutto il deficit pubblico internamente, al 100%, ed è un debito colossale, il maggiore del mondo, ma la valuta sale sempre, più del franco svizzero che ha dietro un paese quasi senza debito pubblico. Nell'altro caso, la Nuova Zelanda, finanziano un enorme deficit estero e un indebitamento totale estero superiore alla Grecia e Portogallo in % del PIL, vendendo tranquillamente bonds in dollari neozelandesi sui mercati senza limiti e senza fine. Il loro cambio però ha oscillazioni mostruose, svalutazioni del -30% nel giro di un anno quando ci sono crisi come quella del 2008. Ma entrambi non hanno problemi seri e hanno valute tra le più forti al mondo. 

Giustamente uno potrebbe notare che si tratta di paesi "seri", dove non rubano, truffano o truccano i conti come i greci, gli argentini o i messicani, il che è vero. Ma questo è un dato "esogeno" alla teoria economica, rientra forse nella voce "carattere innato" e la teoria economica non tiene conto della genetica o cultura storica radicata delle diverse popolazioni ed etnie. E' ovvio che la MMT, il Keynesismo della spesa in deficit o all'opposto l'Austerità e l'Euro funzionano entrambi meglio in Olanda che in Calabria, in Finlandia che in Argentina... ma anche la sanità, le poste, la raccolta della nettezza urbana. La teoria economica prescinde da queste differenze, non facilmente misurabili peraltro.

Nelle scienze naturali e in medicina, quando una teoria è contraddetta dai fatti sperimentali o dai test clinici, la si lascia perdere o la si revisiona. In economia, nella misura in cui si traduce in numeri, si dovrebbe procedere nello stesso modo.

Chi oltre ad aver letto di economia segue i mercati finanziari attivamente, cioè segue le valute e il debito dei vari paesi, dovrebbe sapere che i paesi che hanno una propria valuta (e non siano proprio l'Ecuador o lo Zimbabwe) riescono a finanziarsi i deficit interni ed esterni PER COME FUNZIONANO I MERCATI FINANZIARI GLOBALI ATTUALI. Nel primo caso sono costretti ad azzerare i rendimenti dei titoli di stato venduti e nel secondo caso sopportano violente oscillazioni del cambio, ma riescono a finanziarsi i deficit e a pagarsi le importazioni di latte, petrolio, minerali, legname, macchine o qualunque altra cosa. Il problema è che i professori non capiscono bene COME FUNZIONANO I MERCATI FINANZIARI GLOBALI ATTUALI, lo capiscono meglio gli operatori finanziari sofisticati come Mosler o Dalio e anche un poco quelli che hanno una formazione econmica e operano sui mercati da anni come il sottoscritto

La cosa buffa è che a spaventarti affermando che: "se l'Italia finanzia deficit pubblici emettendo moneta... poi non riuscirà a finanziarsi i deficit SUI MERCATI o la sua valuta verrà distrutta DAI MERCATI..." lo sostengono professori che di mercati hanno l'esperienza del sabato quando fanno la spesa a quello del quartiere

Ma l'economia o teoria economica DEVE SPIEGARTI E ANCHE MAGARI ANTICIPARTI QUELLO CHE SUCCEDE NEL MONDO, deve avere una valenza pratica, non è una filosofia o la teoria della realitività, il fatto che sia complicata, scritta bene e molto dotta e piena di citazioni e riferimenti ad altri professori in un gioco di scatole cinesi accademico non serve a niente per una "teoria" economica. Deve prevedere quello che succede, ai bonds e cambi ad esempio e fornire soluzioni pratiche ad un governo, non è un esercizio intellettuale accademico fine a se stesso

APPROFONDISCI  LEGGENDO ANCHE I COMMENTI:


Il debito pubblico italiano, quando e chi lo ha formato

Giorgio Arfaras* Infografica: Carlo Manzo
Governo dopo governo, dagli anni Cinquanta a oggi, come si è evoluto il rapporto percentuale debito pubblico/Pil nel nostro Paese? Perché si è formato questo debito? Quali le responsabilità? Infografica con una analisi di Giorgio Arfaras,direttore della Lettera economica del Centro Einaudi.LEGGI TUTTO

BENE, UN PASSO AVANTI, MA RIUSCIREMO A FERMARE LA DERIVA?


Nei documenti presentati ad una commissione parlamentare alcuni colossi ammettono la necessità di importanti riforme nel settore.

 

Meglio tardi che mai. Perfino le grandi banche, a quattro anni dall’esplosione della peggiore crisi finanziaria ed economica internazionale dai tempi della Grande Depressione, sembrano cominciare a comprendere che servono cambiamenti radicali per rendere sostenibili i loro comportamenti. 

Nei primi rapporti presentati dagli istituti di credito inglesi alla Parliamentary Commission on Banking Standards (la commissione parlamentare che si occupa di regolamentare il settore bancario), HSBC ha suggerito l’istituzione di un sistema di controllo indipendente incaricato di vigilare sui comportamenti dei dipendenti delle banche. Al contempo,Barclays ha proposto la creazione di un albo professionale dei bancari, che abbia il compito di garantire il rispetto della deontologia. Si tratta - sottolinea il Financial Times - di aperture al cambiamento e alla riforma della struttura dell’industria finanziaria che, però, dovranno essere accompagnate da una netta accelerazione. Da troppo tempo ormai si discute di modificare regole e sistemi di controllo, senza che siano stati imposti davvero nuovi standard. LEGGI TUTTO

lunedì 24 settembre 2012

FRANCO PREVITE: "FINIAMOLA DI SPECULARE SUL DOLORE UMANO"



E’ insito nel gergo popolare il detto : “ la lingua batte dove il dente duole “ ! 

Ancora una volta dobbiamo ritornare su di un argomento, l’eutanasia, che batte in breccia su ognuno di noi, specialmente in coloro di una certa età ed in certe condizioni di salute . 

Attorno a quei emblematici obiettivi : eutanasia, accanimento terapeutico, testamento biologico cui la politica ci vuol far giungere ad ogni costo, se ne “parla” troppo, a volte in maniera impropria, ciononostante brevemente esaminiamo queste “circostanze” . 

Nell’antichità il vocabolo eutanasia significava una morte dolce, vale dire senza sofferenze. Oggi si interpreta quale intervento diretto ad attenuare il dolore della malattia e dell’agonia, una strana “ licenza di uccidere “, che per i cristiani è contraria alla legge morale dal quinto Comandamento o Decalogo. In sostanza un procurare ( per non dire imporre !) la morte alle persone la cui vita potrebbe essere compromessa da una malattia inguaribile, da una menomazione congenita, da una condizione di natura psicofisica grave . 

Nell’odierna interpretazione l’accanimento terapeutico è costituito da una serie di interventi medici sul malato in fase terminale, la cui terapia potrebbe risultare essere inefficace, una “via” compiuta allo scopo di evitare ulteriori sofferenze al paziente con il fornire forti dosi di stupefacenti . 

Il testamento biologico, incarnato ancora oggi in nessuna legge, trattasi di una la dichiarazione anticipata di volontà di una persona in relazione alle terapie che intende siano proposte nel caso di malattie o gravi lesioni cerebrali, cioè il consenso informato, vale a dire l’autodeterminazione del paziente a garanzia di cure palliative e tutte le terapie del dolore disponibili. 

Ecco una “visione” che l’uomo, oggi, ha della sua persona, della vita, della sofferenza e della morte. 

Da tempo, non scopriamo nessun segreto di Stato, si registrano tentativi di legalizzare l’eutanasia e su questo argomento che riteniamo molto importante, fermiamo la n/s attenzione. 


Purtroppo queste vicende umane vorrebbero spingere la società ad essere selettiva sulla vita e sulla morte dei suoi membri, quello che si chiama omicidio, una uccisione intenzionale, una omissione di soccorso attraverso una anche se impropria, ripeto, “licenza di uccidere”, in contrasto con gli insegnamenti di Ippocrate, il padre della medicina che adottava il principio “L’uomo è ministro ed interprete della natura, se ad essa non obbedisce, ad essa però non comanda” e “Non darò a nessuno alcun farmaco mortale neppure se richiestone, né mai proporrò un tale consiglio”. 

In parole povere : la medicina ed il dovere del medico sono di proteggere la salute, guarire le malattie, alleviare le sofferenze, confortare nel rispetto della libertà la dignità della persona, impegno a favore della vita contro la morte, come insegna la Raccomandazione n. 776/1976 dell’Assemblea del Consiglio d’Europa dove si afferma “ che il medico deve placare le sofferenze e che non il diritto di accelerare il processo di morte”. 

Così come è presentata la “discussione” nella politica, a tratti quasi a corrente alternata, si corre il rischio di considerare la cosiddetta pietà per le sofferenze insopportabili od altre motivazioni, come uno strumento che porta all’eliminazione della vita, ritenuta per alcuni “casi”, non più di valore. 

Si tratta di “considerazioni” (“Non sono diritti deboli, ma diritti dei deboli” come argutamente dice il Cardinale Dionigi Tettamanzi) molto pericolose perché potrebbero coinvolgere malati di Alzheimer, malati psichici, handicappati fisici, pazienti anziani o con gravi patologie, bambini anormali, come in Gran Bretagna che è stato chiesto alla Suprema Corte il suicidio assistito per i depressi ( un relativismo incosciente, aberrante, antisociale ! ). 

Il principio fondamentale di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, assieme a quello di libertà, pari dignità, solidarietà sociale, è affermato dall’art. 3 della Costituzione Italiana. 

Sarebbero quindi contrarie alla stessa quelle eventuali “norme giuridiche” ( ce ne liberi !) che concedessero ad una categoria od a singoli individui particolari privilegi non riconosciuti alla generalità delle persone, perché ciò violerebbe il principio della uguaglianza di trattamento dei cittadini. 

Al principio di eguaglianza si ricollega il principio della pari “dignità sociale” che affermata, ripeto, in linea generale dall’art.3 della Costituzione trova esplicazione in numerose altre disposizioni, come l’art.13 (“è punita ogni violenza fisica o morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà”); l’art.32 (“rispetto della persona umana”); l’art.36 (“esistenza libera e dignitosa”); l’art.41 (“dignità umana”). 

Alla pari “dignità sociale”, più volte richiamata dalla Costituzione ( poco incarnata !), ne discendono i così detti diritti sociali, ( nonché doveri ) come il diritto ad ottenere dallo Stato determinate prestazioni a favore di bisognosi, di assistenza sanitaria, cure gratuite per gli indigenti, addestramento professionale per gli invalidi (art.38) la protezione della madre e del fanciullo (art.31). 

Lucrezio, poeta latino, suggeriva : “ I medici che devono somministrare una medicina amara ai pazienti riluttanti devono cospargere di dolce miele l’orlo del calice, in modo che il malato beva il farmaco”. 

Ora signori della politica non si può più indorare la pillola come attualmente si cerca di fare con il presentare “casi dolorosi od altro” che insidiano la salute e la vita. 

Il valore della vita dipende per i cristiani dalla capacità di seguire il rapporto della persona indicato dalla Fede e per i non credenti dal rispetto della dignità e della libertà umana. 

Finiamola di speculare sul dolore umano ! 

E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° : “Andiamo avanti con speranza!”        

Previte 





D'ALEMA, IL PD SALVATORE DELLA PATRIA??? MA NE SIAMO PRORPIO SICURI?


24 Settembre 2012 - 20:56


(ASCA) - Roma, 24 set - ''Mario Monti e' stimato negli USA perche' ha raggiunto un risultato importante ed ha restituito voce all'Italia, io sono contento del successo di Monti, se c'e' stato un governo Monti e' merito del PD. L'Italia e' un paese strano, tutti sostengono che la politica fa schifo, ma senza il PD non ci sarebbero stati ne' Mario Monti ne' Napolitano, gli unici apprezzati al momento''. E' stato il commento di Massimo D'Alema, ospite di Lilli gruber ad Otto e Mezzo.LEGGI TUTTO

SIRIA: ASSAD NON E' INTERESSATO A RIFORME E PRESENTA LA GUERRA CIVILE COME UN COMPLOTTO STRANIERO.


Syrian President Bashar al-Assad is presenting the country’s civil war as a foreign conspiracy and is not interested in reforms, UN envoy Lakhdar Brahimi (pictured) told the UN Security Council Monday.

By Nathan KING correspondent in New York 

The new international envoy working to end Syria’s civil war told members of the U.N. Security Council on Monday that President Bashar Assad will not institute reforms which would end his family’s 40-year dictatorship and continues to blame the country’s uprising on a foreign conspiracy.

Lakhdar Brahimi, who took on the post in September, offered a bleak account as he briefed diplomats for the first time in a closed-door meeting on his recent talks in Damascus with Assad, and discussions with other leaders in the region.

According to a diplomat inside the briefing, who demanded anonymity because he was not authorized to publicly to reveal details, Brahimi said he believed that Assad’s goal was to return the country to “the old Syria,” in which he and his father had ruled as dictators for four decades.LEGGI TUTTO

LA PROTESTA DEI CITTADINI DI BENGASI HA OTTENUTO LO SCIOGLIMENTO DEI GRUPPI ARMATI

Libya’s military said Monday that it had replaced the heads of Benghazi’s two most powerful militias with military officers. The move follows an unprecedented protest by Benghazi residents demanding that the armed groups be dissolved.

The Libyan military has removed the heads of two of the most powerful militias in the eastern city of Benghazi, replacing them with military officers, the army colonel who negotiated the deal said on Monday.

Replacing the heads of the heavily armed February 17 brigade and Rafallah al-Sahati militia would, if successfully implemented, effectively strip two of the most powerful men in eastern Libya of authority they had wielded with official permission but with virtually no control from the central government in Tripoli.

STATI UNITI D'EUROPA ???


Václav Klaus, presidente della Repubblica Ceca, è in disaccordo con
la proposta avanzata da alcuni stati di creare un super Stato in Europa.
Václav Klaus mette in guardia della deriva che provocherebbe una simile decisione: "Significherebbe fuggire dalle responsabilità date dagli elettori". "I politici italiani si lavano le mani".
Praga - La nuova spinta per gli Stati Uniti d’Europa è ormai entrata nella fase finale: quella della distruzione della democrazia e dello Stato-nazione. E’ il presidente della Repubblica Ceca, Václav Klaus, in un’intervista rilasciata al The Telegraph banche a mettere in guardia della novità in vista sullo scacchiere della crisi del debito. 

Lui che è uno dei politici conservatori più esperti di Europa, bollato spesso come la Margaret Thatcher dell’Europa centrale non ha dubbi in merito: la classe politica ha aperto la porta all’ipotesi del super Stato nel Vecchio Continente. Questo visto dal suo punto di vista significa solo due cose: rinunciare alla democrazia e fuggire dalle responsabilità degli elettori. 

"Dobbiamo pensare a come ripristinare la nostra sovranità e la nostra sovranità. Tutto questo è impossibile in una federazione. L'Unione europea dovrebbe muoversi nella direzione diametralmente opposta". E invece scorsa settimana Germania, Francia e altri nove paesi hanno chiesto la fine del veto nazionale sulla politica di difesa, seguendo le indicazioni di Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco, che ha sollecitato la creazione di un presidente eletto direttamente dall’Unione europeo "che dovrebbe nominare personalmente i membri del suo governo europeo". Il guanto di sfida è stato lanciato. Ancora una volta adesso la palla è nella metà campo della politica. LEGGI TUTTO

domenica 23 settembre 2012

SONO PASSATI 44 ANNI DAL GIORNO DELLA SUA MORTE


di Antonio Socci 22 SETTEMBRE 2012

Per la festa di san Pio, ecco alcune pagine tratte dall’introduzione al mio libro: “Il segreto di padre Pio” (Rizzoli)
                                                                    
Verrà un giorno in cui gli uomini non potranno pronunciare il nome di 
Gesù senza piangere
George Bernanos


Per addentrarci nello sconvolgente “segreto” del padre bisogna dimenticare l’immagine folkloristica che gli è stata cucita addosso dai media (dove Padre Pio finisce per diventare il pretesto per fare passerella (1) ) e dall’ostilità un po’ sprezzante dell’establishment clericale che Giovanni Paolo II debellò, arrivando alla canonizzazione del Padre, voluta a gran voce dal popolo cristiano.



Anche se quella sorda ostilità, dopo la scomparsa di Giovanni Paolo II, sembra rialzare la testa e si moltiplicano i segnali di attacco esplicito a Padre Pio di nuovo provenienti da ambienti clericali (2).



A raccontarne la vita e la figura hanno provato in tanti. Ma il suo segreto, che ci riguarda tutti e che probabilmente si dispiegherà nei prossimi anni, resta inaccessibile. Accennò alla sua esistenza lo stesso padre Pio, in maniera inequivocabile, anche se discretissima.LEGGI TUTTO

venerdì 21 settembre 2012

NON AVEVO DUBBI CHE EMANUELE SAREBBE RIUSCITO NELL'INTENTO, L'HO CONOSCIUTO DUE ANNI ORSONO E L'HO INTRODOTTO NELLE VECCHIE "MEMORIE" DI LANGA....SONO VERAMENTE ANSIOSA DI VEDERE IL SUO FILM " E FU SERA E FU MATTINA"




CULTURAda www.linkiesta.it 21 settembre 2012 - 16:30
«Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme un progresso, ma lavorare in collaborazione un successo». Se Emanuele Caruso conoscesse questa frase di Henry Ford, è certo che svetterebbe su ogni locandina dei suoi film indipendenti. Classe 1985, fisico possente del mangiatore seriale e sguardo deciso, Emanuele Caruso è un giovane regista consumato da un sogno che molti considererebbero pura follia: girare con 65 mila euro un film che ne richiederebbe tre volte tanto. Per farlo ha dovuto raccogliere euro dopo euro i finanziamenti per dare al suo sogno la dignità di un prodotto cinematografico, recuperare pezzo per pezzo la sua troupe e architettarsi modi sempre nuovi per farla continuare a stare insieme. E, per seguire il ragionamento di Ford, tutto questo dovrebbe condurlo al successo.

La “follia” di Emanuele Caruso ha nome e cognome: E fu sera e fu mattina, film che il regista originario di Alba, in provincia di Cuneo, ha da poco finito di girare nelle Langhe, nello splendido borgo di La Morra. Il titolo è estrapolato dal primo libro della Genesi secondo la formula che chiude ognuna delle sei giornate in cui Dio crea il mondo. Solo che nel film di Caruso, la creazione avviene al contrario: ogni giorno che nasce e tramonta è un passo in più verso una catastrofe che cambierà le vite di ciascuno dei personaggi. 

Non possiamo svelare di più sulla trama, certi che sarà una sorpresa. Ma il film di Caruso è un avventura prima ancora che sugli schermi, nella vita reale. Nonostante il giovane regista abbia alcuni lavori alle spalle (i cortometraggi Una scelta di vita, Elogio alla solitudine e il lungometraggio Piove), questa volta voleva puntare più alto: «Sono stato sceneggiatore, regista, perfino attore dei miei primi film», racconta. «Ho sempre lavorato con persone reclutate fra il mio gruppo di amici. Ora avevo bisogno di professionisti, di fare sul serio». E fare sul serio, nel mondo del cinema, significa prima di tutto trovare i finanziamenti necessari a far girare una macchina assai complessa.

giovedì 20 settembre 2012

MI SA CHE SE VORREMO MANGIARE DOVREMO COMINCIARE A ZAPPARE....



Raddoppio dei prezzi dei prodotti alimentari mondiali entro il 2030 dovuto alla sottostima dei cambiamenti del clima: l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione (FAO) ha annunciato che i prezzi dei prodotti alimentari mondiali erano cresciuti del 6% in luglio. Un rapporto dell'organizzazione Oxfam, dal titolo «La Terra si riscalda e i prezzi lievitano», prevede un'esplosione dei prezzi nel giro di vent'anni.

Lo studio indica che l'impatto delle catastrofi naturali è sottostimato. Il cambiamento climatico sta già apportando perdite alla produzione agricola mondiale, con un'evoluzione lenta ma inevitabile: le temperature si alzano, le precipitazioni scarseggiano e sono più frequenti e intensi eventi meteorologici estremi.

La conseguenza di tutto questo è che i prezzi andranno alle stelle. Il prezzo del grano potrebbe salire del 120%, quello del riso del 107% e quello del mais del 177%, secondo lo studio. Gli aumenti potrebbero essere ancora maggiori se una siccità estrema colpisse il nord America: il mais aumenterebbe ulteriormente del 150%. 

Fonte: le figaro, marches tropicaux mediterraneens

IL SISTEMA STA PROGETTANDO DI PORTARCI ALLA DEPRESSIONE FISICA OLTRE A QUELLA ECONOMICA....BENEFICIO PER BIG-FARMA..... E VAI CON GLI PSICOFARMACI!!!



Ugo Arrigo
giovedì 20 settembre 2012


A cosa serve il nuovo redditometro? A stanare gli evasori fiscali oppure solo a far elaborare all’amministrazione fiscale una valanga di informazioni poco utili al fine di disturbare inutilmente una molteplicità di cittadini, i quali saranno interpellati dal fisco e chiamati a giustificare le fonti di finanziamento che hanno utilizzato per le loro spese?


Sulla base delle notizie che sono state sinora pubblicate circa il nuovo redditometro, che è in corso di elaborazione, propendo decisamente per la seconda ipotesi. Mi sembra infatti che vi siano alcuni rilevanti errori concettuali alla base del nuovo strumento e che l’esito, se esso sarà effettivamente adottato con le caratteristiche anticipate dalla stampa, sarà solo quello di distogliere il personale dell’amministrazione da attività molto più efficaci e di creare un sacco di grattacapi a molti cittadini che sono contribuenti onesti e che subiranno dei costi, in termini di tempo, preoccupazione e utilizzo di consulenti per rispondere ai rilievi dell’amministrazione fiscale.

Aggiungo, da economista liberale, anche gli effetti sulla privacy derivanti dall’acquisizione di una molteplicità di informazioni minute sulle scelte di consumo dei singoli contribuenti quando esse non sono assolutamente indispensabili per individuare gli evasori. Purtroppo il nostro fisco pensa che tutti i contribuenti siano evasori non ancora scoperti e quindi si è posto l’obiettivo di controllare proprio tutti sin negli aspetti più minuti.LEGGI TUTTO

ISRAELE CONTRO I TERRORISTI: BOMBARDAMENTO!



Due palestinesi sono stati uccisi oggi durante un bombardamento dell’aviazione israeliana nel settore orientale della Striscia di Gaza: lo riferisce l’agenzia di stampa Maan, rilanciando testimonianze secondo le quali le vittime sarebbero legate al governo di Hamas.

In una nota le Forze armate di Israele hanno sostenuto che il bombardamento ha preso di mira “terroristi” affiliati a un gruppo denominato Difensori di Al Aqsa, operativo nel sud della Striscia. In un altro comunicato, però, il ministero degli Interni di Gaza ha sottolineato che le vittime erano in missione per conto del governo in una zona al confine tra la Striscia e l’Egitto. Il bombardamento, si aggiunge nella nota diffusa a Gaza City, conferma le intenzioni di Israele di avviare “operazioni militari su larga scala”LEGGI TUTTO

LA CASSAZIONE IERI HA CONDANNATO AGENTI DELLA CIA

La più alta corte d'Italia ha confermato i verdetti di colpevolezza, Mercoledì, di 23 agenti della CIA processati in contumacia per il rapimento nel 2003 dell' imam egiziano Osama Mustafa Hassan (nella foto) a Milano. Gli Stati Uniti hanno già rifiutato di estradare gli agenti.

tratto da france24.com 
In Italia la Cassazione, mercoledì, ha confermato verdetti di colpevolezza nei confronti dei 23 agenti della Cia per il rapimento del 2003 di un imam egiziano di Milano e ha ordinato un nuovo processo per cinque italiani ex-spie accusati di partecipare.


Gli agenti della CIA sono stati tutti  processati in contumacia, in uno dei casi più grandi del mondo giurisdizionale contro gli Stati Uniti, "consegne straordinarie" programma per interrogare presunti militanti islamici dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001

I 23 agenti della CIA sono stati originariamente condannati nel novembre 2009 a cinque a otto anni di carcere e nel dicembre 2010  aumentata la pena a sette a nove anni in appello e  condannati al risarcimento dei danni all'imam.

In Italia il  ministero di giustizia è ora obbligato a presentare una richiesta formale di estradizione degli agenti, hanno detto fonti giuridiche, ma gli Stati Uniti hanno già rifiutato.

Tutti gli agenti sono liberi, ma rischiano l'arresto se viaggiano in Europa.

Come parte della sentenza, il giudice ha ordinato il sequestro della casa italiana di uno degli agenti, Bob Seldon Lady, ex capo della stazione della CIA a Milano.

Osama Mustafa Hassan, una figura radicale opposizione islamista meglio conosciuto come Abu Omar, è stato strappato da una strada a Milano nel 2003 in una operazione coordinata dalla CIA e l'intelligence militare italiano agenzia Sismi.

Abu Omar, che godeva di asilo politico in Italia, al momento, è stato poi  portato alla base aerea Usa di Aviano nel nord-est Italia, trasportato in una base Usa in Germania, e al Cairo, dove dice di essere stato torturato.

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VIDEO E APPROFONDIMENTI

PADRE GHEDDO: "LE VIOLENZE NEI PAESI ISLAMICI VENGONO DA RADICI STORICHE"


tratto da armagheddo  20 settembre 2012

Ormai da giorni e giorni giornali e telegiornali portano alla ribalta le proteste del mondo arabo-islamico contro gli Stati Uniti per un filmaccio offensivo del profeta Maometto prodotto in America. E’ solo un aspetto minimo della rabbia feroce che coinvolge i popoli islamici contro l’Occidente cristiano. Al Quaida ha dato l’ordine di attaccare le Ambasciate americane in tutto il mondo e uccidere gli ambasciatori. Notizie assurde quando pensiamo alle speranze suscitate dalla “primavera araba” sbocciata nel gennaio-febbraio 2011 a sud del Mediterraneo. Tre punti di riflessione:

1) La grande novità positiva oggi è questa: in Nord Africa e Medio Oriente i governi eletti in modo democratico si sono diffusi dall’Iraq alla Tunisia, all’Egitto e Libia e ben presto anche in Yemen e Siria. I capi politici di questi paesi devono ascoltare le piazze. Prima della “primavera araba” potevano liberamente arrestare, torturare, uccidere gli oppositori che davano fastidio. Oggi non più o sempre meno. Finalmente l’opinione pubblica conta anche nel mondo islamico. E’ senza dubbio un fatto positivo per l’evoluzione del miliardo e 300 milioni di musulmani in tutto il mondo. Non possiamo pensare che la democrazia e la libertà di stampa e di pensiero siano positive solo per noi cristiani.

2) Oggi però l’Occidente assiste attonito e impotente all’emergere dell’ideologia islamico-salafita nelle masse popolari, che travolge tutti i “moderati” filo-occidentali e i giovani illusi che hanno dato origine alla primavera araba. Questo ci scandalizza, ma ci costringe a formarci un’immagine più realistica del mondo musulmano e della sua storia. In estrema sintesi, l’islam ha avuto una storia gloriosa, che le masse islamiche ricordano e ne sono spesso richiamate dalla scuola, dai media e dall’istituzione religiosa (moschee, madrasse, università). Per un millennio (dal 600 al 1600 dopo Cristo) l’islam ha trionfato nel mondo allora conosciuto. La religione di Maometto si diffondeva con la spada ma anche dando origine ad una civiltà di grande splendore, ammirata anche da saggi e viaggiatori cristiani. Questa espansione violenta venne bloccata a Lepanto (1571) e a Vienna (1683) dalle forze cristiane unite dai Papi di quei tempi.

Poi l’Occidente si evolve, mentre l’islam rimane bloccato sotto il dominio dell’Impero ottomano, che era un’autorità religioso-politica. L’invasione dell’Egitto da parte di Napoleone (1798-1801) pone fine all’epoca gloriosa dell’islam e dà inizio al trionfo dei paesi cristiani. Infatti seguono l’occupazione di Algeria, Marocco e Tunisia da parte della Francia (1849-1871), della Libia da parte dell’Italia (1911-1912); e poi, dopo la prima guerra mondiale, l’Occidente interviene nell’Impero ottomano e ne distrugge il mito religioso-politico con il “protettorato” imposto a varie nazioni che si stavano formando: Siria, Egitto, Iraq, Libano, Giordania e Terrasanta; fin che nel 1923 il generale Kemal Ataturk manda in esilio il Califfo e fonda la moderna Turchia su principi laici. I musulmani rimangono senza guida e l’islam stesso, unica forza identitaria che unisce molti popoli, rischia di esserne travolto. Con la fondazione dei Fratelli Musulmani nel 1928 in Egitto, nasce la reazione: l’Occidente è all’origine della decadenza islamica e va combattuto. Dopo la seconda guerra mondiale, con la fondazione di Israele nelle terre dell’islam (1947) e la istituzione del “martirio per l’islam” da parte di Khomeini, salito al potere in Iran (1979) dopo la rivolta vittoriosa del popolo contro lo Scià Reza Pahevi (che tentava di occidentalizzare il paese), si compie la parabola che prepara l’attualità.

3) Le violenze endemiche e l’instabilità dei paesi islamici vengono da queste radici storiche, che non bisogna mai dimenticare. Noi siamo nel 2000 dopo Cristo, l’islam vive ancora, come cultura, religione e culto del suo passato, nel 1400 dopo Maometto. Non si è ancora adattato alla modernità. I popoli islamici ne sono attratti, le autorità politiche e religiose tentano in ogni modo di strumentalizzare l’islam per salvare il loro potere.

Non solo, ma ci sono difficoltà oggettive per salvare nel mondo moderno il molto di buono che c’è nell’islam: la lettura storico-critica del Corano che lo renderebbe contestuale all’oggi non è ammessa perché è parola di Dio in senso letterale; nell’islam non c’è nessuna autorità paragonabile al Papa e ai Vescovi, ciascuna moschea o madrassa va per conto suo; nel diritto islamico manca il concetto dell’assoluta dignità di ogni uomo e donna, che rende tutte le creature eguali nei loro diritti; infine manca la distinzione fra religione e politica.

Le parole chiave del coraggioso e provvidenziale viaggio in Libano di Benedetto XVI sono state: dialogo, comunione e perdono. Il Papa ha parlato ai cristiani del Medio Oriente, ma anche a noi dell’Occidente cristianizzato. Il senso di questa visita deve far riflettere. E’ importante anche, oltre alla preghiera, il nostro atteggiamento di fondo per creare in Italia e in Occidente un’atmosfera contraria ad un’opinione pubblica che si augura interventi militari occidentali, come si è verificato in Afghanistan e in Iraq. Il mondo islamico senza dubbio evolverà, ma dovrebbe trovasi di fronte una civiltà animata dalla fede religiosa e non popoli praticamente atei e senz’anima come purtroppo loro ci vedono.

Piero Gheddo

mercoledì 19 settembre 2012

E' DA TEMPO CHE QUESTA EUROPA CI RECA SOLO DANNO.....




(da Italiaoggi di Alessandra Nuccidel 18-09-2012) 

Perché chiude l’Alcoa? Principalmente per i costi dell’energia. L’energia elettrica per le aziende produttrici di alluminio primario forma il 35-40% del costo di produzione e in Italia l’energia elettrica viene a costare circa cinque volte quello che costa in Cina (120/MWh al confronto di 23/MWh). Il dato più sorprendente però è che il costo agli italiani – e non da ora – è molto più alto anche rispetto ad altri Paesi europei. In Germania, ad esempio, la MWh costa 85-90, quasi il 30 % in meno.

Per mettere la produzione di attività energivore in Italia, alle stesse condizioni di competitività dei paesi europei simili, il governo italiano era intervenuto a suo tempo accollandosi in parte i costi dell’energia. Nessun concorrente aveva avuto da ridire, ma nel 2009 ci ha pensato da sé la Commissione europea che ha giudicato l’integrazione ricevuta dall’Alcoa dalla Cassa conguagli italiana (per gli anni 2006 – 2009) come un aiuto sleale, e quindi condannando l’Alcoa a rimborsare la bellezza di 300 milioni di euro.

Ma la mazzata definitiva, informa il sito di Alcoa, consiste nei costi imposti dalla normativa UE a titolo di controllo del cambiamento climatico. Come spiegava in una lunga intervista con la European Energy Review del 7 giugno 2011, il portavoce per le politiche energetiche della Federazione Eurometalli, Robert Jan Jeekel: «Il Sistema di scambio delle emissioni [Emissions Trading System – ETS] per la «decarbonizzazione» delle industrie europee sta rendendo così costosa l’elettricità che non è più possibile continuarne la produzione». L’accusa di Jeekel all’Ue di causare la deindustrializzazione del continente riceve una conferma indiretta dai timori espressi recentemente dal Commissario UE all’energia Guenther Oettinger, il quale ha raccomandato che la spinta «verso un’economia a bassa C02 non perda di vista la necessità di mantenere la base industriale». Le mete europee 20-20-20 «dovrebbero includere – ha detto – anche un altro target: il 20 per cento di contributo industriale al Pil».

Ma, anche in questo campo, si registrano differenze macroscopiche che vedono l’Italia svantaggiata rispetto ad altri Paesi europei sui quali i costi per i diritti di emissione della CO2 gravano molto di meno, procapite, che sull’Italia.

Perché? LEGGI TUTTO



RUSSIA, 3000 ANNI DI PRODUZIONE DIAMANTI ??? SE IO AVESSI DIAMANTI CORREREI A VENDERLI!!!


Tenuto segreto in guerra fredda, supera di 110 volte tutte le riserve mondiali
ANSA.it 19 settembre, 18:37

Una miniera di diamanti enorme, formatasi dentro al cratere aperto da un frammento di asteroide in una località sperduta della Siberia, in Russia, e tenuta segreta per tutti gli anni della Guerra Fredda dall'Urss che la considerava una "riserva strategica", potrebbe ora provocare,secondo gli esperti, una "rivoluzione" sui mercati. Siamo a Popigai, Siberia orientale, 400 km dal primo centro abitato e 2.000 km a nord del capoluogo Krasnoiarsk. Scoperta all'inizio degli anni 70, questa miniera di diamanti fu subito nascosta dal più grande mistero dalle autorità dell'allora Unione sovietica.

Questa settimana, per la prima volta da quando fu riscoperta nel 2009, i ricercatori dell'Istituto di geologia e minerali di Novossibirsk hanno cominciato a rivelare dettagli sul gigantesco giacimento che formò all'interno del cratere di un asteroide caduto sulla terra 35 milioni di anni fa ed ha un diametro di ben 100 km. L'impatto d'urto, hanno spiegato gli esperti, ha trasformato istantaneamente la grafite del suolo siberiano in minuscoli diamanti che si sono sparpagliati in un raggio di dieci chilometri dal punto di caduta. 

Le pietre hanno un diametro che va da 0,5 a due millimetri e si presentano in diversi colori: grigio, blu, giallo. La portata straordinaria della scoperta, hanno detto i ricercatori, sta nel fatto che le riserve di diamanti di Popigai, molto utilizzati nel settore dell'aeronautica e delle perforazioni, sono 110 volte superiori alle riserve di tutto il mondo.LEGGI TUTTO

CONVEGNO A FIRENZE: IL PROBLEMA ISLAMICO .....




(Corrispondenza Romana  il 19 settembre 2012 di Carlo Manetti) 

L’Associazione Una via per Oriana Fallaci ha organizzato a Firenze il 15 e 16 settembre u.s. una due giorni di studio sul problema islamico. Partendo dalla commemorazione dell’intellettuale fiorentina, si è approfondito il problema della compatibilità tra l’Islam e la civiltà cristiana, con particolare riferimento alle libertà individuali che la caratterizzano. Il focus si è incentrato sulla persecuzione dei cristiani, in particolare, ma non solo nel mondo islamico e della progressiva deriva illiberale, che colpisce anche l’Europa. Il panorama delle posizioni evidenziate è stato molto vasto e variegato.

Ci permettiamo di soffermarci su due che, a nostro modesto avviso, rappresentano un poco i confini del dibattito, eccezion fatta, ovviamente, per l’intervento del rappresentante dell’UCOI (Unione delle Comunità Islamiche). Molto articolata, sia pure nella sintesi dei tempi e molto brillante è stata la rappresentazione della cristianofobia come conseguenza pratica di quattro miti (o false rappresentazioni, indifferenti alla realtà) fatta dall’esperto di geopolitica Alexandre del Valle:

1) L’idea che il Comunismo è di per sé buono, anche se, nelle sue realizzazioni concrete ha commesso degli errori. Ed è buono, in quanto contrasta il Cristianesimo, ritenuto il male assoluto. Quest’idea tende a tacere, quando non a giustificare la persecuzione anticristiana dei regimi comunisti, Corea del Nord e Repubblica Popolare Cinese in testa.

2) Il mito che l’Islam è compatibile con la libertà e che le violenze islamiche contro i Cristiani sono solo reazioni ai comportamenti malvagi di questi tanto nel passato quanto oggi. Le violenze di questi giorni vengono giustificate dall’indignazione prodotta dal film L’innocenza dei musulmani, considerato blasfemo da molti islamici, anche se i suoi contenuti hanno come fonti i testi sacri dell’Islam.LEGGI TUTTO

SIRIA, I CRISTIANI DEVONO IMBRACCIARE LE ARMI PER DIFENDERSI

MISNA - Settembre 19, 2012 - 15:24 SIRIA

“La situazione si sta complicando. Man mano che le speranze di uscire in tempi brevi da questa crisi si affievoliscono, cresce la rabbia, la disperazione”: commenta così monsignor Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, le notizie in circolazione riguardo gruppi di cittadini cristiani che, da Homs ad Aleppo e in altre città del paese, avrebbero imbracciato le armi e cominciato a pattugliare i rispettivi quartieri per autodifesa.

Al loro fianco, riferiscono fonti della MISNA, anche cittadini armeni, le cui comunità vivono porta a porta con i cristiani nei centri storici delle principali città del paese. “Sono i segnali negativi, la mancanza di una svolta in tempi brevi – dice monsignor Zenari – ad alimentare paure di ritorsioni” ricordando che fino ad ora i cittadini cristiani non sono mai stati bersaglio “in quanto cristiani” delle violenze in corso.LEGGI TUTTO