Emma Bonino presidente della Repubblica? Una proposta di Monti immediatamente, è il caso di dirlo, “abortita” sul nascere.
di Simona Tenentini http://www.infiltrato.it
Del resto, l’onorevole radicale nel settore è abbastanza ferrata, visti i trascorsi medici improvvisati al servizio dell’interruzione di gravidanza clandestina.
Era il 29 luglio 1976 quando Emma Bonino rilasciava ad Oggi un’intervista choc nella quale illustrava, in maniera dettagliata, le modalità terrificanti con le quali erano stati portati a termine circa 10.141 aborti in una villa fiorentina che, all’epoca, ospitava la sede del Partito Radicale accanto alle strutture del Cisa (Centro italiano sterilizzazione ed aborto).
Queste le parole con le quali la Bonino, in maniera sfacciatamente disinvolta, descriveva alla giornalista i metodi utilizzati: “Dividetevi in gruppi di quattro o cinque. In ogni gruppo, decidete chi di voi può mettere la propria abitazione a disposizione delle altre.”
E quindi un passaggio raccapricciante.
Alla domanda della giornalista che chiede: «È vero che, per fare aborti, usate la pompa da bicicletta?».
La Bonino risponde, seraficamente: «Volendo fare le cose ad arte, si usa l'aspiratore elettrico a cui, mediante un tubo si attacca la cannula Karman in plastica trasparente. Senonché l'aspiratore elettrico costa un mucchio di quattrini (mi pare 400.000 lire), a parte che pesa trasportarlo per fare aborti nelle case. Per risparmiare usiamo una attrezzatura per LEGGI TUTTO
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