di Magdi Cristiano Allam tratto da Il Giornale del 04-02-2013
La legalizzazione del matrimonio omosessuale in Francia e in Gran Bretagna, una realtà già presente in Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo, Islanda, che è stata accreditata dall’Unione Europa e dal Consiglio d’Europa, evidenzia che in questa Europa è prevalso il relativismo valoriale che scardina le fondamenta della costruzione sociale incentrata sulla famiglia naturale.
Non si tratta solo della violazione di un «valore non negoziabile», secondo l’espressione cara a Benedetto XVI, ma innanzitutto di un venir meno alla ragione e al legittimo amor proprio. L’Europa è in assoluto l’area del mondo che ha il più basso tasso di natalità e, purtroppo, l’Italia è tra i Paesi europei che ha il più basso tasso di natalità. Ebbene, se noi – al fine di porre un argine a questo suicidio-omicidio demografico – usassimo la ragione e facessimo prevalere il sano amor proprio, dovremmo sostenere la centralità della famiglia naturale perché, piaccia o meno, è solo dall’unione tra un uomo e una donna che può generarsi la vita. Concretamente per favorire la natalità dovremmo sostenere la maternità, ciò che oggi si traduce nell’attribuzione di congrui sussidi per le madri che scelgono di dedicarsi a tempo pieno o anche a tempo parziale alla famiglia, ai figli e alla casa, riconoscendo la valenza economica del lavoro domestico.
Proprio recentemente in Francia da un’inchiesta pubblicata dal Figaro emerge che il lavoro domestico corrisponde a circa il 33% del Pil !
Invece questa Europa relativista non solo non sostiene la famiglia naturale, ma ha scelto di scardinarla dalle fondamenta sostenendo che la società non si basa più sul rapporto tra uomo e donna, ma che dobbiamo far riferimento a cinque parametri che corrispondono all’orientamento sessuale, dove l’essere eterosessuali, bisessuali, omosessuali, lesbiche e transessuali, deve essere considerato la piattaforma sociale a cui corrispondere assoluta parità sia per ciò che concerne il matrimonio sia per l’adozione dei figli.LEGGI TUTTO
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