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venerdì 8 febbraio 2013

VENDOLA DOVREBBE AVERE ALMENO LA DECENZA DI EVITARE DI FARE APPELLO A CRISTO ED AL VANGELO!!!!


Così le nozze gay dettano l’agenda in occidente

tratto da http://www.ilfoglio.it di Nicoletta Tiliacos

Ora entrano anche nella campagna elettorale italiana

Dalla Francia di Hollande alla Gran Bretagna di Cameron, dalla Germania della Merkel agli Stati Uniti di Obama(ormai deciso ad abbandonare al proprio destino quel Marriage Act che riserva il matrimonio a persone di sesso diverso), le nozze gay occupano sempre più l’agenda politica e il dibattito pubblico del mondo occidentale, mentre sono diventate già legge in Olanda, in Belgio, in Spagna, in Portogallo, in Canada, in Sudafrica, in Svezia, in Norvegia, in Danimarca, in Islanda e in Argentina, oltre che in nove stati americani. 

Che l’Italia non possa rimanere indenne lo dimostrano, insieme con la domandina rituale in proposito rivolta ai candidati alle elezioni in ogni talk show, certe reazioni di entusiasmo alle dichiarazioni di monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, che lunedì ha parlato di tutela di diritti individuali all’interno delle coppie di fatto, etero e omosessuali. Sbaglierebbe, chi volesse forzargli la mano nel senso del riconoscimento delle coppie gay, perché Paglia ha parlato di “soluzioni di diritto privato e prospettive patrimoniali all’interno dell’attuale codice civile” e ha ribadito il no alle nozze omosessuali.

Ma sbaglierebbe anche chi non notasse una diversità di toni rispetto al presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco. Il quale, riferendosi domenica scorsa all’ormai prossima approvazione del “mariage gay” in Francia, aveva detto che ci troviamo “sull’orlo del baratro” e che “paesi europei che hanno ormai varato leggi sbagliate sulla vita, sulla famiglia, sulla libertà stanno dimostrando che non acquistano in termini di una civiltà più umana e solidale ma, semmai, più individualista e più regressiva”. Qualsiasi cosa si pensi della marcia dei “nuovi diritti”, se sia ineluttabile o meno la loro affermazione nella postmodernità, colpisce la tendenza ad alzare sempre più il tiro, là dove si è aperto alle unioni civili, trasformate in istituti riconosciuti dalla legge. In Italia, finora fedele alla sua eccezione, non ci sono unioni civili ma da sinistra si punta direttamente al matrimonio gay.

Non manca di sottolinearlo Nichi Vendola – che dice di veder dilagare a Roma l’omofobia, con il sindaco Alemanno che si offende – che chiede le nozze gay.LEGGI TUTTO

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