di Domenico Savino 14.03.2013
Alla fine ho staccato il telefono, non avevo più voglia di fare l’opinionista di Piazza San Pietro.
E quando ho sentito Gad Lerner compiacersi di questa vittoria postuma del defunto Cardinal Martini, ho staccato pure la televisione e me ne sono venuto via.
Ho bisogno di riordinare le idee, questo Papa, mi piaccia o meno, è il Papa, il mio Papa. Vorrei essere smentito, ma credo che questo sia un punto di non ritorno e mi chiedo verso dove: sarà il Papa della sobrietà evangelica o il Papa della «Chiesa dei poveri», sarà il Papa della comunione ecclesiale o un Papa conciliarista, un Papa del XIX secolo (come è logico che sia) o un Papa progressista?
Bergoglio si porta la fama di «martiniano», perché secondo taluni sarebbe stato Martini a sospingerlo contro Ratzinger. Ma forse non è propriamente così.
Mons Fellay, il …
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