A poco più di un'ora dalla chiusura le principali Borse europee hanno bruscamente interrotto i rialzi registrati nel corso della seduta e hanno lasciato spazio alle perdite. A iniziare la marcia ribassista, appesantita dai bancari, è stata Piazza Affari. Intorno alle 16.30 il Ftse Mib cede quasi il 2,7% a 15.609 punti e indossa la maglia di peggiore del Vecchio continente. Segno meno anche per l'Ibex che indietreggia del 2,14% a 8.150 punti. Giù anche il Cac40 e il Dax che lasciano rispettivamente sul parterre lo 0,93% a 3.732 e lo 0,68% a 7.856,3. A Londra il Ftse100 cede invece lo 0,32% a 6.372,6.
Immediata anche la reazione del cambio euro/dollaro che ora viaggia in ribasso a 1,2888 dopo essersi spinto stamattina oltre quota 1,30. Sul fronte obbligazionario il differenziale di rendimento tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco sale a 320 punti base, in rialzo rispetto ai 305 punti base della prima parte di seduta. Il rendimento del bond decennale italiano è pari al 4,56%.
Un cambio repentino di passo da imputare a due motivazioni. Le dichiarazioni all'agenzia Reuters del presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, secondo cui il piano di ristrutturazione delle banche di Cipro potrebbe rappresentare un format standard da utilizzare per risolvere i problemi per il sistema finanziario dei Paesi dell'Eurozona. LEGGI TUTTO
Il piano di ristrutturazione delle banche cipriote potrebbe rappresentare un format standard per il resto dei Paesi dell'Eurozona. Queste le parole del presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, come riportato dall'agenzia Reuters. Per un esperto contattato da Finanza.com sarebbe proprio questa la notizia che avrebbe innescato il movimento ribassista delle borse europee e di Piazza Affari. Il Ftse Mib al momento indossa la maglia nera tra i listini europei con una flessione del 2,34% a 15.668 punti.
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