Comunicato stampa !
Grande è stata la mia sorpresa, soprattutto delle famiglie, nell’apprendere che la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari è stata spostata al 1 aprile del 2014, quasi un anticipato pesce d’aprile”, rinvio che non si può che definire gravissimo.
Il Presidente della Commissione Parlamentare d'Inchiesta del Senato Sen. Marino sul “Servizio sanitario nazionale” commentando il “fattaccio” ha detto «sono riuscito a far approvare dal Parlamento una legge che oltre a prevedere la chiusura dei manicomi criminali per il 31 marzo 2013 stanziava anche 272 milioni di euro per la costruzione di nuove strutture e 55 milioni di euro ogni anno per il personale medico e tecnico. Ora quei soldi sono lì, fermi, e il governo uscente ci comunica che nulla è stato fatto per più di mille persone che a tutt'oggi continuano a essere internate in luoghi che ledono la loro dignità, luoghi definiti "di tortura" dal Consiglio d'Europa.
Quello che è più strano, è il percorso per arrivare alla presa in carico dei pazienti provenienti dai OPG, in quanto da parte delle Regioni e delle ASL è una estrema difficoltà a reperire il personale ed a rendere disponibili le più moderne strutture residenziali .
Lo stesso capo dello Stato Giorgio Napolitano ha detto riferendosi agli Opg che “è inaccettabile e intollerabile per un paese che si definisce appena civile consentire che queste strutture restino aperte anche solo un giorno in più “.
La famiglia italiana in cui insiste questi “malati” detenuti in OPG è turbata, indignata, preoccupata e non può che esprimere la sua protesta, il suo dissenso e rammarico per come e con quale leggerezza e disinteresse vengono risolti questi problemi di grande rilevanza civile che coinvolgono la serenità della stessa ed anche dei cittadini .
Ogni medaglia ha il suo rovescio e su ogni brillante insuccesso si stende l’ombra di una disillusione : o lasciare che ogni cosa precipiti per il suo verso ( “ Fata trahunt “ dicevano i latini ) e che il male si aggravi, oppure intervenire con opportune provvidenze
“Qid est veritas ? Qual’è la verità ? Est vir qui adest ! E’ l’uomo che vi sta innanzi !
Se coloro che gestiscono la res pubblica non sanno rispondere, non ripetano il comportamento del Proconsole Romano che trascurò di attendere le parole che sono state sulle divine labbra di Gesù .
Il disinteresse è un insulto alla legalità, alla logica, all’etica civile, in quanto occorre ridare ai valori etici e sociali il loro primario significato.
Occorre ridare ai singoli dignità, umanità, libertà, esigenze fondamentali della civiltà che una “Commissione Parlamentare” od un”Governo fantasma” per i quanti poteri possano avere, non hanno saputo o voluto assumere le loro responsabilità .
Previte
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