Nessuna marcia indietro da Bruxelles. Avanti col prelievo forzoso. Domani il voto del bailout
Ancora uno stallo nella partita per il salvataggio di Cipro. I tentativi del governo cipriota di evitare il prelievo forzoso dai conti correnti delle banche dell’isola sono per ora falliti. La teleconferenza dell’Eurogruppo, il consesso dei ministri europei delle Finanze, non solo ha confermato il memorandum d’intesa presentato venerdì scorso, ma ha anche spiegato a Cipro che ora tocca a lei. «L’Eurogruppo è disposto a salvaguardare i correntisti con depositi fino a 100.000 euro, ma dipende dal governo cipriota», ha spiegato il ministro ellenico delle Finanze Yannis Stournaras. Domani, come previsto, ci sarà il voto parlamentare in cui Cipro dovrà decidere cosa fare. In un clima difficile e a rischio di tensioni sociali - i conti correnti ciprioti sono ancora congelati - la palla è ora nel campo del presidente cipriota Nicos Anastasiades.
5,8 miliardi di euro. È questa la cifra che Cipro deve raccogliere se vuole ottenere il bailout da 10 miliardi di euro dalla troika composta da Commissione Ue, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale. Il rischio ora è che Cipro non sia in grado di votare le misure che le garantirebbero l’accesso ai fondi internazionali. La conseguenza? Come Anastasiades ha ripetuto fra ieri e oggi, le alternative sul piatto erano due: o il default di una o più banche o l’approvazione del prelievo forzoso dai conti correnti. LEGGI TUTTO
tratto da cobraf di Giovanni Zibordi
Colpo di scena sabato a Cipro. Colossale rapina in banca. Il governo aveva annunciato giovedì congiuntamente alla UE e alla Troika un salvataggio delle banche da 17 miliardi, una cifra pari al PIL dell'isola (ma le passività totali delle banche cipriote sono 8 volte tanto). Sembrava quindi un salvataggio con soldi della UE, a dispetto delle proteste in Germania contro le banche cipriote, note per il riciclaggio di denaro e i traffici degli oligarchi dell'Est Europa.
Ma nel frattempo la Germania aveva dato un ultimatum: o fate un prelievo forzoso dai conti correnti pesantissimo o uscite dall'Euro. Il governo di Cipro ha scelto l'eurozona e l'euro. Oggi annuncia, a banche chiuse, che all'apertura di lunedì mattina avranno già prelevato su tutti i depositi bancari detenuti in banche a Cipro : un 6.75% su quelli sotto 100mila euro (che sono assicurati per legge nella UE contro la bancarotta) e del 10% per quelli sopra 100mila euro. E fino ad allora i bancomat sono bloccati nel weekend a Cipro e agli istituti e' stato inoltre imposto di bloccare durante questo fine settimana la possibilita' di effettuare trasferimenti di denaro via internet.
Dal prelievo sui depositi bancari sono attesi introiti per circa 5,8 miliardi di euro (quindi in un paese con PIL di 17 miliardi si tenevano nei conti correnti qualcosa come 60 miliardi !). Per la precisione però i depositanti vengono compensati con azioni nelle banche in cui avevano i soldi, con l'unico problema che sono banche quasi fallite le azioni in pratica non trattano quasi e il valore che il governo vi attribuisce nel calcolare quante darne in cambio del prelievo è un poco arbitrario.
Nota Bene: solamente tre giorni fa, il 14 marzo, il presidente di Cipro aveva dichiarato, sul Financial Times, che non avrebbe MAI accettato un prelievo forzo sui conti correnti " Nicos Anastasiades, the president, says it will “never” accept a haircut of depositors..." Ricordatevelo bene questo: mentono fino al giorno prima...
E' ovvio che si è voluto colpire in questo modo russi, ukraini e altri del medio oriente che tenevano soldi in nero a Cipro, ma poi hanno colpito anche tutta la popolazione. Ci sono stime che solo i russi subiscano almeno metà di questo prelievo forzoso, ma i numeri ballano. Quello che è certo è che in nessun paese al mondo i saldi dei conti correnti sono cinque volte il PIL, in Italia ad esempio sono la metà del PIL. In Svizzera però sono tre volte il PIL. A Cipro c'era una situazione anomala, ma non hanno colpito come si fa sempre prima gli azionisti delle banche e poi gli obbligazionisti, ma solo i depositanti inclusi quelli con piccole somme.
Ovvio che qui hanno voluto fare di tutto per compiacere la Merkel che deve assolutamente vincere l'elezione di settembre: per cui da una parte non hanno voluto un default seppure di un piccolo paese come Cipro e dall'altra hanno violato ogni principio e prassi per fare sì che il salvataggio fosse però sopportato per 1/3 da altri (in maggioranza stranieri, specie russi e parte anche ciprioti). In questo modo hanno creato il panico totale del pubblico di Cipro che sta assediano le banche e violato il principio base del funzionamento delle banche, che ci metti i soldi perchè, perlomeno nel conto corrente, sono sicuri.
Le indiscrezioni sono che la Germania però non voleva che i depositi sotto 100mila euro fossero colpiti e invece quelli sopra 100mila fossero colpiti molto di più, dell'ordine anche del 40% dei depositi (!!!), ma è stato il governo cipriota che per non scontrarsi troppo con i russi che ha insistito perchè si colpisse tutta la popolazione locale!
E' una mossa a sorpresa, senza precedenti e che può diventare un boomerang. Dimostra che sarà molto molto difficile uscire dall'Euro...sono disposti a tutto pur di non uscire. Dimostra che la Merkel è disposta a tutto per non perdere le elezioni, anche a sconquassare i mercati (a differenza dei nostri politici che li venerano in ginocchio).
L'unica cosa certa al momento è che è un segnale di acquisto per l'Oro (da tenere in cassetta di sicurezza)
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