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giovedì 31 gennaio 2013

UNA MATTINATA DI CODE PRESSO UFFICI ISTITUZIONALI: REALTA' TUTTA ITALIANA!!!

CRONACA DI UNA MATTINA IN AGENZIA


Non potevo non relazionarvi di una mattina trascorsa in agenzia per il disbrigo di alcune pratiche.
Domandatevi quali, chiusure partite IVA di nostre aziende!
Domandatevi perché, in Italia non è più possibile fare impresa! 
Quante aziende in Italia si continua a cercare di chiudere ogni giorno?
E ribadisco si cerca di chiudere perché i paletti che si trovano sulla propria strada per raggiungere l'intento sono molti!
Se poi, per risparmiare cerchi di farlo senza l'aiuto del commercialista diventa una corsa ad ostacoli.
A cominciare dallo scarto della dichiarazione on-line sul sito dell'agenzia entrate, scarto che non viene indicato a cosa è dovuto quindi giocoforza occorre andare fisicamente in agenzia.
Ma passiamo alla cronaca:
Ore 9,30: prendo il ticket e vedo che ne ho 27 davanti pur avendo il numero EA1 assegnato al tipo di pratica che devo ultimare, conto le persone presenti e non sono 26 davanti a me, molto probabilmente alcuni hanno preso il numero e se ne sono andati, decido di fare altrettanto perché presso altri uffici mi attende un'altra probabile coda.
Ore 11,27: riprendo il ticket  mi viene assegnato il numero EA3, ok mi dico, hanno chiamato il numero EA1 ed io non c'ero, è passato il EA2 chissà quando tocca a me, quindi mi metto in attesa.
Attorno a me una decina di persone imbufalite che lamentano di essere in coda dalle 9,30 e non sono ancora state chiamate!
All'ufficio informazioni non c'è più nessuno e mi accorgo che non tutti gli sportelli sono aperti.
Monta l'indignazione fra coloro che attendono,  ci si domanda: perché arrivano persone e vanno direttamente allo sportello senza prendere il ticket?
Alcuni presenti, più informati, dicono che coloro che hanno prenotato passano per chiamata nominativa e quindi a noi che prenotato non abbiamo tocca aspettare.
Ore 11,30: una signora di Zurigo, dice di aver preso un giorno di permesso per sbrigare la sua pratica e che dopo due ore è stanca di aspettare e dichiara che si infilerà al posto del primo numero chiamato risultato assente.
In effetti attua il suo proposito ma viene respinta e ritorna, più imbufalita di prima, all'angolo di attesa.
La signora in questione comincia ad alzare la voce e  va a fare le pulci a coloro che allo sportello chiacchierano con l'amico/a ed a coloro, che si alzano per andarsene.....penso io: avranno pur diritto di staccare un attimo per andare in bagno....
I toni fra i dipendenti dell'agenzia e la signora, che dice di lavorare a Zurigo, si fanno aspri, la stessa mi pare in contraddizione visto che svolge il suo lavoro fuori Italia ma afferma: "questi signori noi, includendo quindi anche se stessa, li paghiamo con le nostre tasse...."
Mi vien voglia di ribattere che semmai a pagarli siamo noi residenti italiani e non lei...taccio per non far diventare più incandescente la situazione.
La signora mi dice: "io volevo solo un'informazione, devo registrare un contratto di affitto....."
Le chiedo: ma lei ha pagato con F23 la tassa? No, mi risponde. 
Le consiglio di andare in banca a pagare e poi di ritornare altrimenti allo sportello le rifiuteranno la pratica, mi ascolta, esce senza risparmiare critiche perchè non c'è un servizio informazioni E DI QUESTO HA SACROSANTA RAGIONE!
Passa il tempo, molti ancora in attesa  guardano l'orologio, il rischio è quello di tornarsene con un nulla di fatto perché, raggiunte le ore 13, chi ha fatto, bene, gli altri saranno pregati di ritornare....
Mi frulla per la testa ciò che  ieri, in Svizzera, sono riusciti a fare i miei figli in poco più di 20 minuti, in un ambiente sereno, dove un perfetto sconosciuto che ti vede nella piazza in attesa dell'ora di apertura, dico e sottolineo nella piazza, ti saluta con un sorriso anche se tu non gli hai chiesto nulla. 
Ti guardi intorno, segui le indicazioni, lo sportello informazioni ti indirizza, sali negli uffici, chiudi la tua pratica in breve tempo e... quando te ne vai ti dicono con un sorriso: BENVENUTI IN SVIZZERA! 
E NON  C'ERA PRENOTAZIONE ALCUNA!!!
Il mio pensiero va a codesta signora, probabilmente abituata alla prassi Svizzera, tanto più a Zurigo molto più inquadrati che non nel canton Ticino che volere o volare un po' dell'indole italiana l'anno pur presa, domani al ritorno a Zurigo, dove lavora, come dipingerà questa nostra BELLA ITALIA?

Mi domando e vi domando: quanto ci ha reso ostili gli uni contro gli altri questo nostro sistema italiano?
E' mai possibile che siamo tutti così inferociti tanto da non saper più regalare un sorriso al nostro prossimo?
Ha senso la vita che stiamo conducendo nel nostro paese? 
Siamo tristi, pieni di preoccupazioni, non sappiamo più godere delle piccole cose che sanno rendere gustosa la vita.
Le piccole cose quotidiane, non i soldi o gli affari ma la gentilezza che puoi usare e che ti viene usata, non sappiamo manco più intenerirci davanti ad un bimbo che ti sorride in coda con la mamma, allo sportello ASL.
Rimango con la tristezza nel cuore, per la chiusura delle aziende, per i figli che se vogliono lavorare devono emigrare ed ancor grazie a qualcuno che ha dato loro lavoro, anche a 40 anni suonati!!!
Quanti nostri figli sono andati all'estero, laureati e non, ma tutti sicuramente con l'angoscia nel cuore nel lasciarsi alle spalle il proprio paese diventato ostile al cittadino, seppure il paese più bello del mondo!

Questo è filosofare... ma veniamo a ciò che invece DEVONO fare gli enti al servizio del cittadino:
1° ripristinare il servizio informazioni, anche solo a tempo alternato, giusto per sbrigare le code che si formano e che con una risposta appropriata al tempo giusto eviterebbero di far incavolare le persone e di rendere invivibile il rapporto fra dipendenti pubblici ed il contribuente che, davanti a loro, non è più una persona ma un numero gestito da un pc punto e basta.
2° coloro che prendono appuntamento e quindi passano davanti a quelli in coda dovrebbero essere gestiti in ambienti separati, giusto per evitare che qualcuno troppo spazientito, non avendo letto l'avviso circa la decisione SUPERIORE della corsia preferenziale a chi si prenota, non si limiti solo ad urlare ma possa passare alle vie di fatto....già si è visto cosa è capace di fare l'uomo indispettito ed indignato.

Dedico questo post all'impiegata che alla fine dell'attesa mi ha servito alle  ore 12,45 ed era molto dispiaciuta delle parole che erano state fatte nell'angolo dell'attesa, lamentando che loro ce la mettono tutta e che semmai le proteste avremmo dovute farle alla direzione.
Gentilissima, appartiene a quelle impiegate che veramente ti vengono incontro ma nei suoi occhi ho visto smarrimento, stanchezza, sfiducia.
Siamo tutti molto stanchi con spalle appesantite dai problemi, forse i dipendenti pubblici non hanno ancora ben capito quali sono le pene dei piccoli e medi imprenditori, i quali hanno la morte nel cuore per dover chiudere le proprie aziende, forse non hanno ancora ben capito che quante più aziende chiudono tanti meno saranno gli sportelli necessari, forse non hanno ancora ben capito che dopo di noi toccherà a loro.
Va detto che oggi chiudono le imprese e giocoforza domani chiuderanno gli sportelli e se i nostri figli quarantenni non trovando lavoro in Italia se ne vanno all'estero, diverranno contribuenti dei paesi in cui andranno a lavorare.
E' matematico, oggi tocca alle imprese domani toccherà alle istituzioni.
Già lo vediamo con la carenza di personale negli uffici pubblici, una montagna di tasse e servizi al lumicino.

Il nostro vero nemico è il SISTEMA, non sono i dipendenti pubblici che vi lavorano, e se vogliamo vedere rifiorire  questo paese dobbiamo pensare che la nostra forza sta nella collaborazione delle "persone" di qua e di là dello sportello.
Non dobbiamo essere avversari dobbiamo collaborare ed individuare una soluzione allo scempio che pochi hanno fatto a discapito di una moltitudine che purtroppo non conosce più cosa vuol dire vivere sereni e saper sorridere.  

Chiudo dicendo la mia sulla disposizione arredi nell'agenzia, la barriera creata con piante verdi, una serie di belle piante verdi che a prima vista appaiono come una buona idea per tutelare la privacy ma, viste e ponderate meglio, dopo appaiono come una "foresta" che divide il cittadino dalle istituzioni.

SI, IL CONTRIBUENTE ITALIANO DEVE ATTRAVERSARE UNA FORESTA PIENA ZEPPA DI OSTACOLI PRIMA DI RAGGIUNGERE LE ISTITUZIONI!

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