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venerdì 14 febbraio 2014

ITALIANI, OCCHIO AI VOSTRI RISPARMI, SONO UN PICCOLO TESORETTO E FANNO GOLA AI LUPI RAPACI



da intermarketandmore di Danilo DT

L’Italia avrà anche un alto , ma come contraltare ha anche un elevato tasso di . Le due cose tendono un po’ a compensarsi e questo, purtroppo, non è ignorato dai marpioni dell’ i quali stanno pian pianino mettendo a nudo quale è il progetto di lungo periodo per risanare l’economia e i bilanci pubblici. Il tutto in un ambiente economico che potrebbe essere moeno positivo di quanto previsto (ma va?)
La Bce “si attende un lento recupero del prodotto nell’area euro”. Lo scrive nel bollettino mensile la Bce, secondo cui i rischi per le prospettive di crescita “continuano a essere orientati al ribasso”. Pesano le incertezze dei mercati mondiali, in particolare i Paesi emergenti, ma anche domanda interna e un export che potrebbero deludere le attese. [...] Nel suo report mensile la Bce rileva anche che Grecia, Spagna e Italia sono in cima alla classifica della disoccupazione giovanile fra 18 i Paesi dell’Eurozona, “su valori compresi fra il 50 e il 60% in Grecia e Spagna” e “prossimi al 40% in Italia, Portogallo e Cipro”. (ANSA)
Purtroppo è un percorso che ai lettori di I&M è già noto. Sono ormai tanti mesi che vi parlo del pericolo “” e di cosa potrebbe significare a livello di impatto sui portafogli degli italiani. Questa logica di fondo sta entrando in tutte le dinamiche comunitarie. I salvataggi devono sempre essre più bail-in (quindi “gestiti” dall’interno) e sempre meno “bail-out” (con sostegno della UE).


Ma allora mi faccio una domanda. Per che diamine continuiamo a versare tonnellate di denaro al fondo ESM se poi, un domani, NOI italiani dovremo subire magari un bel taglio del valore nominale del nostro debito? (Sissignore, haircut)?
Quanto scrivo non me lo sono certo inventato. L’Unione Europea non sa più a che santo votarsi per sbloccare la situazione del debito in Eurozona e dello stallo dei finanziamenti alle imprese e non esclude assolutamente la possibilità di utilizzare il risparmio di 500 milioni di cittadini UE per incentivare il canale del credito, ricorrendo anche il risparmio pensionistico.
“The economic and financial crisis has impaired the ability of the financial sector to channel funds to the real economy, in particular long-term investment,” said the document, seen by Reuters.
The Commission will ask the bloc’s insurance watchdog in the second half of this year for advice on a possible draft law “to mobilise more personal pension savings for long-term financing”, the document said.
Banks have complained they are hindered from lending to the economy by post-crisis rules forcing them to hold much larger safety cushions of capital and liquidity.
The document said the “appropriateness” of the EU capital and liquidity rules for long-term financing will be reviewed over the next two years, a process likely to be scrutinised in the United States and elsewhere to head off any risk of EU banks gaining an unfair advantage. (Reuters) 
Sommate questo documento con quanto già proposto dal FMI, una boutade che però voleva essere un segnale: una tassazione del 10% (click here) sui c/c “una tantum” per mettere un tappo alla falla del nostro debito e degli altri stati in difficoltà, tenuto anche conto del nostro soffocante impegno che si chiama, lo ricordo, “Fiscal Compact”.
Se poi aggiungete il fatto che il PIL non cresce e che quindi il ratio debito/PIL non farà che peggiorare, come potremo venirne fuori? O socializzando il debito oppure…
Di tutto questo ovviamente non abbiamo certezze, anche perché l’eventuale ufficialità la si avrà SOLO a posteriori. Intanto però sappiate che il modello “Cipro” ha fatto scuola. Ognuno dovrà innanzitutto salvarsi da solo e poi, in un secondo tempo, potrebbe intervenire l’UE. Proprio come vuole la nuova normativa sull’Unione Bancaria.
Tenetene conto per il futuro.
STAY TUNED!

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