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martedì 10 dicembre 2013

COSA AVRANNO MAI COMBINATO I "FRANCESCANI DELL'IMMACOLATA"???

di Riccardo Cascioli 10-12-2013
Circa 400 frati, di cui quasi duecento sacerdoti, sparsi in 55 case religiose in tutto il mondo. Altrettante le suore, anch’esse diffuse nel mondo in 47 case religiose. Erano questi i numeri dei Francescani dell’Immacolata fino allo scorso 11 luglio, quando un decreto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata ne ha deciso il commissariamento. I Francescani dell’Immacolata sono una famiglia religiosa giovane con forte impronta missionaria, nata all’inizio degli anni ’70 da padre Stefano Maria Manelli e padre Gabriele Maria Pellettieri che, allora frati francescani conventuali, avviano una nuova esperienza francescana alla luce dell’Immacolata unendo la Regola bollata di san Francesco d’Assisi con la Traccia mariana di vita francescana redatta da padre Manelli. Riconosciuti dalla Chiesa nel 1990, dal 1998 i Francescani dell’Immacolata godono del riconoscimento pontificio. 
A un certo punto però qualcosa nella famiglia religiosa si è rotto tanto che un gruppo di cinque frati all’inizio del 2012 sono ricorsi alla Congregazione vaticana dei religiosi denunciando una presunta svolta tradizionalista della congregazione, e chiedendo che si tornasse al carisma originario. La visita apostolica ordinata dalla Congregazione si è risolta poi nel commissariamento dello scorso 11 luglio – commissario è stato nominato il francescano padre Fidenzio Volpi -, ma mentre il fondatore padre Manelli e gli altri superiori dell’istituto proclamavano “devota obbedienza” e sceglievano la strada del silenzio e della preghiera, tutto intorno si scatenavano le polemiche, soprattutto per il divieto imposto per la celebrazione della messa Vetus Ordo, che era stata liberalizzata da Benedetto XVI nel 2007 con il Motu Proprio Summorum Pontificum.


Ma le cose evidentemente non erano molto pacifiche neanche all’interno della congregazione perché a 5 mesi dall’insediamento del commissario, si ha l’impressione di una vera e propria guerra che rischia di azzerare un ordine religioso che attirava numerose vocazioni e veniva invitato da molti vescovi - italiani e non - ad aprire case nelle proprie diocesi. I dati sono impressionanti: il padre fondatore Stefano Maria Manelli è confinato in una casa nella diocesi di Cassino, impedito di spostarsi, e addirittura dall’ultimo ricovero in ospedale impedito di vedere e sentire anche i propri parenti (in pratica è agli arresti domiciliari, vedi l'articolo di oggi di Danilo Quinto); tutti i frati che occupavano posti di responsabilità sono stati trasferiti chi all'estero chi in località remote; sono stati sciolti i movimenti laicali collegati alla congregazione – laici missionari e Terz’ordine -; proibita la collaborazione dei frati alle riviste dell’ordine (la cui proprietà è esterna); inoltre con la lettera inviata l’8 dicembre, padre Volpi ha comunicato la chiusura del seminario e la sospensione delle ordinazioni diaconali e sacerdotali; nella stessa lettera si comunica poi la decisione di passare alla conta: “Ogni religioso dovrà chiaramente e formalmente manifestare per iscritto la volontà di continuare il proprio cammino nell’Istituto dei Francescani dell’Immacolata”, fedele al carisma originario e alle direttive sulla vita religiosa contenute nei documenti del Concilio Vaticano II. 

Nell’insieme si tratta di misure così dure che si fa fatica a credere che tutto dipenda dalla presunta svolta tradizionalista, anche perché per situazioni ben più gravi l’approccio seguito da Vaticano e singole Conferenze episcopali è stato diverso. Basti pensare al caso delle congregazioni religiose femminili americane, commissariate nell’aprile 2012 ma dopo aver tollerato per anni una ribellione ben oltre i limiti dell’ortodossia. Il commissariamento è ancora in vigore ma la linea è comunque quella del dialogo, malgrado ci fossero tutti gli elementi per la “serrata” dei conventi. 

Ma di abusi e prassi contrarie al Catechismo e al Magistero è piena anche la storia italiana degli ultimi decenni. Basterebbe ricordare la “Lettera ai cristiani” dei 63 teologi nel 1989, pubblicata e sostenuta apertamente da riviste di ordini religiosi: una ribellione al Magistero per cui non c’è stata alcuna conseguenza, anzi alcuni dei 63 sono anche stati nominati vescovi come premio. Per non parlare delle riviste di congregazioni religiose missionarie che per anni hanno sposato entusiasticamente tesi rivoluzionarie certamente non cattoliche, senza che mai a qualcuno a Roma sia venuto in mente di fare un po’ di chiarezza. E gli esempi potrebbero continuare fino ai nostri giorni, visto che l’8 dicembre per celebrare don Gallo nella “sua” chiesa di san Benedetto a Genova, don Luigi Ciotti non ha trovato nulla di meglio che intonare Bella Ciao come canto liturgico mentre qualcuno dei presenti alzava il pugno chiuso. 

Ecco, a fronte di questi esempi viene da chiedersi cosa avranno mai combinato davvero padre Manelli e i suoi confratelli per meritare una punizione così pesante. Sarebbe proprio il caso che venisse chiarito cosa è successo e cosa sta succedendo, se ci sono davvero colpe gravissime o c'è invece (per usare un eufemismo) un eccesso di zelo da parte di commissario e nuovi responsabili. Sarebbe giusto e doveroso anche nei confronti di quei fedeli in tutto il mondo affidati alla cura pastorale di questi sacerdoti.

6 commenti:

Unknown ha detto...

I frati non hanno combinato niente di male tranne l'errore di lasciarsi plagiare dal fondatore dell'ordine; quindi basta che si lasci fare il lavoro al commissario nominato dalla congregazione e tutto finirà' come vuole il Signore.

fruimex ha detto...

Cara amica, forse non basta lasciar fare al commissario incaricato.
http://fruimex.blogspot.it/2014/06/una-domanda-fra-le-10-al-cardbraz-de.html
Buona giornata

Unknown ha detto...

Sono curiosa di conoscere l'idendita'di un tizio che osa giudicare un commento e pensa di fare delle domande e giudicare il lavoro di commissariamento dei frati e delle suore,se ne stia buono nella sua cucccia come un bravo cagnolino.Nel caso fosse una persona con famiglia con dei figli le augurerei di vedere i suoi figli subire quello che abilmente viene nascosto e addirittura avallato da persone come lei.

fruimex ha detto...

Non si tratta di una sola persona che ha dei dubbi sull'operato del commissario incaricato,sono mesi che seguo la vicenda e so per certo che voci autorevoli si sono schierate a favore dei Francescani.
Le domande fatte pubblicamente sono state sottoscritte da autorevoli fonti:
- Riscossa cristiana
- Chiesa e postconcilio
-Il Cammino dei Tre Sentieri
-Vigiliae Alexandrinae
-Giudizio cattolico
-Conciliovaticanosecondo.it
una voce autorevole come quella di Antonio Socci non è da sottovalutare
http://fruimex.blogspot.it/2014/01/francescani-dellimmacolataperche-il.html
avevo tolto l'etichetta ai francescani ( per alleggerire elenco ) ora l'ho rimessa.
Se lei è quella bimba che nel 1981 stupì il mondo con la sua voce... le faccio i miei complimenti.
Nel 1981 attendevo la mia terza figlia e ricordo quella canzone ed i riccioli d'oro di quella bimba che ispirava così tanta tenerezza.
Se invece il suo è solo un nik nime .....complimenti lo stesso per aver voluto affrontare l'argomento.
Viviamo tempi che ci impongono di andare a fondo in tutto ciò che ci circonda: a 360°
Buona serata

Unknown ha detto...

Avevo risposto al suo commento e la mia risposta riguarda il problema in questione visto dal di dentro quindi più' che a 360 gradi.Tutte le testate elencate nel suo commento possono risparmiare tempo carta e inchiostro chi ha ricevuto incarico di seguire la faccenda ha il materiale sufficiente a disposizione e se gente come lei e tanti altri ancora li lasciaste lavorare senza essergli da intralcio forse so sarebbe già conclusa wuesta dolorosissima faccenda .Se ha ancora dei dubbi riguardanti questa faccenda l entri e seguì dall' interno ciò' che vivono frati e suore.

fruimex ha detto...

DIO benedica anche lei,
i siti che lei ha indicato li conosco, ho smesso di frequentarli quando ho visto che hanno inserito la pubblicità, quindi non rilancio i loro post!
Vedo di fare discernimento ed il mio motto è "gratuitamente hai ricevuto gratuitamente dona"
Scarto quindi tutto ciò che persegue profitto, piccolo o grande che questo sia, e non prendo in considerazione ciò che questi bloggers pubblicano.
Sarò troppo severa, può essere, ma applico agli altri cosa impongo a me stessa.
Abbiamo a disposizione miriadi di altre pubblicazioni che concordano tutte su avvenimenti che "proveranno" l'umanità in un prossimo futuro, sta a noi "sentire" in coscienza come comportarci senza scostarci dalle Scritture.
Buona serata!