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giovedì 27 settembre 2012

SEGUE "DIMMI CON CHI VAI E TI DIRO' CHI SEI".... DIO QUESTO SCONOSCIUTO??? SI CERTO, SCONOSCIUTO A COLORO CHE NON LO CERCANO!!!




da corrispondenza romana

(di Alessandro Gnocchi – Mario Palmaro) “L’elenco dei partecipanti è impressionante”: così dice L’Espresso e, per una volta, non lo si può contraddire quando parla di questioni ecclesiali. Anzi, non si riuscirebbe trovare espressione più efficace di quella usata dal laicissimo settimanale romano per presentare la nuova iniziativa sorta sotto l’egida del Cortile dei Gentili guidato dal cardinale Gianfranco Ravasi.

Persino la gazzetta ufficiale dell’intellighenzia laica strabuzza gli occhi,anche se con compiacimento, e, a pagina 93 del numero 39, scrive proprio così: “L’elenco dei partecipanti è impressionante”. Non si può certo biasimare l’A.C.P. che sigla il pezzo, visto che poi spiega: “Da Susanna Camusso a Umberto Veronesi, da Massimiliano Fuksas a Gustavo Zagrebelsky, da Enzo Bianchi ad Alex Zanotelli. E poi Lucia Annunziata, Luigi Berlinguer, Franco Bernabè, Giancarlo Bosetti, Vincenzo Cerami, Ferruccio de Bortoli, Umberto Galimberti, Giulio Giorello, Ermanno Olmi, Ermete Realacci… Tutti riuniti ad Assisi, venerdì 5 e sabato 6 ottobre, per una nuova tappa del Cortile dei gentili, la serie di incontri per promuovere in tutto il mondo il dialogo tra cristiani e non credenti avviata dal cardinal Gianfranco Ravasi nel febbraio del 2011. Titolo della due giorni di Assisi ribattezzata “Cortile di Francesco”: Dio, questo sconosciuto”.

In effetti, il titolo pare azzeccatissimo. Tanto più se si scorre l’elenco dei partecipanti, di cui, a costo di infliggere una dura penitenza al lettore, conviene riportare la formazione al completo orgogliosamente fornita dal programma: “Eraldo Affinati, Lucia Annunziata, Luigi Berlinguer, Franco Bernabè, Enzo Bianchi, Giancarlo Bosetti, Luigino Bruni, John Borelli, Susanna Camusso, Aldo Cazzullo, Vincenzo Cerami, Lorenzo Chiuchiu’, Virman Cusenza, Ferruccio de Bortoli, Domenico De Masi, Massimiliano Fuksas, Umberto Galimberti, Stas’ Gawronski, Massimo Giannini, Giulio Giorello, Simon Hampton, Orazio La Rocca , Raffaele Luise, Monica Maggioni, Giuliana Martirani, Armando Matteo, Roberto Olla, Ermanno Olmi, Mario Orfeo, Moni Ovadia, Giuseppe Piemontese, Federico Rampini, Ermete Realacci, Giuseppe Virgilio, Umberto Veronesi, Gustavo Zagrebelsky, Alex Zanotelli”.

Uno splendido parterre che pare quasi l’elenco delle figurine di un gioco di società che potrebbe chiamarsi “Bravo chi trova il cattolico”. E invece è qualcosa di serio, di terribilmente serio. O “impressionante”, come si compiace L’Espresso. Tanto serio che la due giorni di Assisi si apre con un serissimo dialogo tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il cardinale Gianfranco Ravasi e si chiude con un dialogo tra il ministro Corrado Passera e, naturalmente, il cardinale Gianfranco Ravasi.

Si sarebbe tentati di eccepire subito sul piano dottrinale, sul piano ecclesiale, sul piano culturale, sul piano formale e su svariati altri piani. Ma prima bisogna concedersi una spruzzatina di sana demagogia, un puf di quel censurare che piace tanto alla Chiesa che piace e dovrebbe trovare orecchie sensibili tra organizzatori e partecipanti dell’evento in questione, visto che si apprestano ancora una volta ad abusare di Assisi e del nome del Poverello. Insomma, quanto costa questa faraonica kermesse, nel cui programma c’è di tutto, persino un laboratorio di scrittura creativa, tranne una Messa? Chi paga? Con i soldi di chi? Il presidente Napoletano viene a spese del contribuente italiano, del cattolico che versa l’otto per mille o a spese proprie? E il ministro Passera? Ed Eraldo Affinati? E Lucia Annunziata? E tutti gli altri, in ordine alfabetico, fino ad Alex Zanotelli?

(......) Ma, purtroppo, non è questo l’aspetto più inquietante della vicenda. Il problema è un altro, ed è che ad Assisi ci si appresta a mettere in scena una nuova versione riveduta e aggiornata di quella teologia del dubbio che tanto aveva avuto fortuna grazie al cardinale Martini con la Cattedra dei non credenti. E non è un caso che, alla regia, ora vi sia un cardinale cresciuto alla scuola del martinismo come Gianfranco Ravasi. La matrice è evidentissima sin dalla pagina del sito del Cortile dei Gentili in cui si presenta l’iniziativa: “In occasione dell’Anno della Fede, indetto da Papa Benedetto XVI, il Cortile dei Gentili vuole raccogliere e dare forma al grido spesso silenzioso e spezzato dell’uomo contemporaneo verso un Dio che per un numero crescente di persone rimane un ‘Dio sconosciuto’.

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