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lunedì 29 aprile 2013

EURO O LIRA? PROF.ZIBORDI CI DICE CHE IL CUORE DEL PROBLEMA E' UN ALTRO!

    tratto da http://www.cobraf.com 


  • ...DIECI BUONI MOTIVI PER USCIRE DALL'EURO ATTUANDO LA MMT:....


    [attenzione ! 
    questo post richiede un poco di sforzo e almeno mezzora per essere assorbito perchè sintetizza e mostra cosa manca sia nella MMT-Mosler che nella posizione "sovranità monetaria" stile Bagnai. Chi vuole qualcosa di facile passi oltre...]

    Sicuro, siamo d'accordo che "lo stato deve creare più moneta per le imprese e famiglie" e per questo occorre "avere il controllo della propria valuta e della propria Banca Centrale". Qui siamo tutti di questo partito! (a parte qualche capoccione anche su questo forum e il 90% degli esperti che senti in italia, anche su internet...). Ma uscire dall'Euro non è un evento magico che risolve i problemi dell'ambiente, delle infrastrutture, fa scendere la benzina e aumentare il testosterone come scrivono gli amici MMT ora. L'Italia aveva la sua lira fino al 1999 e non riduceva il prezzo della benzina, lo aumentava e aveva problemi di ambiente e di infrastrutture...aumentava invece sempre le tasse anche allora, per pagare un 10% sui BTP!

    Ritornare alla Lira e fare Deficit Pubblici è essenziale alla fine, ma NON è il cuore del problema. Quando si è proposto l'Euro, a metà anni '90, l'Italia stava pagando interessi sul debito pubblico pari al 20% delle entrate fiscali, su 100 lire di tasse più di 20 andavano a pagare interessi sui BTP e Bot. Tornare a quella situazione non è la soluzione ideale.

    Provo ora a spiegare perchè sia Mosler-MMT che i vari "Sovranisti" del ritorno alla nostra moneta da Bagnai in giù, pur essendo ottime e serie persone e "dalla parte giusta", non centrano il cuore del problema.

    Il cuore del problema in occidente oggi e anche in Italia è che la moneta viene creata come DEBITO CREATO DALLE BANCHE (invece che dallo stato) e l'economia è ora soffocata dal Debito, pubblico e privato (con il suo riflesso di una pressione fiscale insostenibile)

    Innanzitutto ci sono anche dei problemi pratici nell'uscire dall'euro, cioè era totalmente sbagliato entrarvi, ma una volta dentro uscirne può essere uno shock. Soprattutto però la cosa più importante e prioritaria è finanziare con moneta una riduzione delle tasse generalizzata e smettere di indebitare lo stato e le famiglie. Questo è possibile farlo SUBITO, ANCHE SENZA USCIRE DALL'EURO e in un modo più pratico ed efficace perchè appunto immediato (vedi ad esempio: "Anche Bagnai non vuole capire" e anche "E' Meglio di Uscire Dall'Euro"). 

    Ma oltre a questo aspetto più politico e pratico, in generale il PROBLEMA PRINCIPALE E' IL DEBITO. Dal 1981 al 1999 l'Italia aveva la Lira, ma finanziava il deficit pubblico con Debito e pagava dei 10% di interesse sui BTP. Risultato: ha accumulato 2.000 miliardi di interessi sul debito pubblico a forza di pagare interessi superiori all'inflazione sui BTP per 20 anni di fila. Questo è il problema numero uno.
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    1) rispetto ai "sovranisti" del ritorno alla Lira come soluzione di tutto o quasi
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    intanto sarebbe più logico, meno complicato e meno problematico che fossero Germania, Austria, Finlandia e Olanda ad uscirne loro piuttosto che l'Italia uscisse unilateralmente. Poi, anche senza uscire dall'Euro si può finanziare da subito dei Deficit pubblici di 150 miliardi l'anno ora (al posto dei 30-40 miliardi attuali l'anno). Infine questo è essenziale se li usi per tagliare le tasse in modo massiccio, non per aumentare la spesa pubblica con il reddito garantito o il lavoro garantito dallo stato (vedi La Soluzione del Problema del Debito Pubblico e il lavoro di Marco Cattaneo sui certificati di credito fiscali come soluzione alternativa)
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    2) rispetto alla MMT "stile Mosler" del deficit pubblico come soluzione di tutto o quasi
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    Non si discute mai che di fatto la realtà è le banche creano gran parte della moneta oggi, non lo stato. Sarebbe meglio che fosse lo stato a crearla, ma il problema è che oggi la creano le banche. Leggendo molta letteratura MMT e Mosler stesso sembra spesso che solo lo stato possa creare moneta, per cui basta avere un deficit pubblico e questo si traduce in più moneta per il settore privato. Dove Mosler e la MMT non sono chiari è nel fare finta che il "settore privato" sia tutto composto di imprese e famiglie, per cui ogni deficit del settore pubblico si traduce automaticamente in un surplus per il "settore privato". Nella realtà il "settore privato" è composto di imprese e famiglie da una parte, ma anche di banche dall'altra e queste ultime creano moneta sotto forma di debito per le prime

    [ Ho incluso qui sotto uno scambio di email con Mosler il 16 aprile a riguardo in modo che possiate giudicare meglio leggendo quello che mi obietta...]

    Quello che invece gli obietto (seguendo Steve Keen, Richard Werner, Richard e tanti altri citati in bibliografia in fondo, perchè non invento niente...) è che all'interno del "settore privato" viene creata moneta, da parte delle banche e Mosler e la MMT invece trattano il settore privato come un tutto unico, confondendo le famiglie e imprese, che ricevono credito con le banche che lo creano. Fanno finta che non esistano le banche, come Krugman e gli altri "neo-Keynesiani"

    La metto giù in modo semplice con l'esempio del Giappone, che ha avuto deficit pubblici anche 10% del PIL per 20 anni di fila tanto è che ha accumulato un debito pubblico superiore al 200% del PIL. Lo stesso la sua economia, pur andando meglio della nostra, è sempre molto fiacca tanto è vero che ora hanno aumentato il ritmo dell'Alleggerimento Quantiativo fino a 75 miliardi (in dollari) al mese per far svalutare lo Yen del -30%. Come se avessero l'Euro! Cioè: i giapponesi facevano i famosi deficit pubblici molto alti che raccomanda la MMT e anche Paul Krugman, giusto ? E lo stesso sono stati costretti ora a trovare un modo di svalutare lo Yen per stimolare l'economia.

    Come è possibile, quando secondo la MMT avevano i famosi elevat deficit pubblici che sembrano curare ogni problema ?

    Perchè il Giappone ha finanziato i deficit pubblici emettendo titoli di stato, dei fottuti bonds non emettendo moneta! E questi bonds giapponesi sono comprati da investitori e pubblico giapponesi (dato che non ha deficit esteri come gli USA), per cui la moneta che entrava in circolo tramite i deficit pubblici veniva riassorbita vendendo titoli di stato. Se lo stato spende 100 miliardi più di quello che incassa, ci saranno 100 miliardi in più quell'anno che vengono accreditati nei conti correnti di imprese e famiglie. Vero, ma se poi il governo emette titoli di stato per 100 miliardi e le banche, imprese, fondi e famiglie comprano titoli di stato per 100 miliardi buona parte di questa moneta finisce di nuovo in conti di deposito presso la Banca Centrale (del Giappone). 

    Come dice Mosler un titolo di stato non è altro alla fine che un conto di deposito presso la Banca Centrale creato per conto tuo dalla tua banca. Bene, i 100 miliardi che lo stato, in deficit, spende in più di quello che incassa, finiscono in buona parte SE FINANZI I DEFICIT CON TITOLI DI STATO, in questi conto di deposito presso la banca centrale invece di circolare nell'economia (leggi qui le obiezioni di Mosler...)

    Allora: ovviamente, c'è un problema di "stock e flusso", l'economia sbaglia quasi sempre quando li confonde (come diceva Kalesky, un ingegnere genialoide che si è occupato di economia "...è l'arte di confondere gli stock con i flussi"). Cioè, quando paghi 100 miliardi di moneta in deficit questo è un "flusso" che circola, mentre quando compri un certo stock di debito pubblico è uno "stock" appunto. Per cui quando lo stato spende moneta in deficit questa circola anche prima di finire di nuovo in titoli di stato, cioè in conti di deposito presso la banca centrale dove accumula interessi. 

    Ma l'esempio del Giappone, e anche dell'Italia a dire la verità in modo meno evidente, illustrano che l'economia non beneficia se non di una frazione di questa moneta "spesa in deficit" SE QUESTA VIENE IN GRAN PARTE RIASSORBITA VENDENDO TITOLI DI STATO. Negli Stati Uniti il meccanismo del deficit pubblico è invece più efficace, ma perchè gli USA si possono permettere simultaneamente anche di avere deficit esteri del 5-7% del PIL per cui in pratica i titoli di stato vengono venduti a stranieri. In questo modo quando lo stato si finanzia lo fa con moneta che proviene dalla Cina o Giappone !!! 

    Questo è cruciale da capire: gli USA hanno il fottuto DOLLARO, che è tuttora la moneta di riserva prevalente e anche di regolazione degli scambi e grazie al quale possono permettersi di FARSI FINANZIARE I DEFICIT PUBBLICI CON MONETA DA PARTE DEGLI STRANIERI. E SENZA FARE LA FINE DELLA GRECIA E DI CIPRO!.

    Per gli USA il deficit estero non è un problema insomma, ma solo per loro (e in parte per l'Inghilterra grazie alla City). 

    Ma solo se il deficit pubblico si accompagna ad un deficit estero cronico questo aumenta la quantità di moneta in circolazione e gli altri paesi, non avendo il Dollaro e non essendo la piazza principale finanziaria del mondo intero che attrae capitali per questo motivo, non possono permettersi di mantenere in eterno Deficit Esteri cronici, per cui alla fine buona parte del loro Deficit Pubblico viene poi assorbito da imprese e famiglie domestiche che comprano i titoli di stato. E quindi finanziare i deficit con titoli di stato riduce in buona parte la quantità di moneta che i deficit avevano immesso in primo luogo nell'economia. 

    Insomma (banalizzando e semplificando ora): devi creare moneta fresca che circoli nell'economia, non venga tesaurizzata dagli anziani e i benestanti che mettono tutto in BTP e si arricchiscono senza fare un tubo. Quindi o sei l'America, che può permettersi sia deficit pubblici che deficit esteri cronici e DI FATTO FINANZIA I SUOI DEFICIT CON MONETA STAMPATA IN CINA O ARABIA O TAIWAN O COREA O GIAPPONE... oppure, se sei l'Italia o il Giappone o la Spagna, devi monetizzare il deficit pubblico, non finanziarlo con debito. Se lo finanzi con debito, ANCHE AVENDO LA TUA LIRA, e lo vendi all'estero prima o poi ti fottono (e qui la roba che scrive sempre Bagnai, ciclo di Frenkel ecc...). Se invece è venduto all'interno, agli anziani e benestanti italiani, ti riassorbe la moneta creata dai deficit pubblici e sei da capo.... INSOMMA DEVI CREARE MONETA CHE CIRCOLI VERAMENTE NELL'ECONOMIA 

    QUAL'è IL SISTEMA PIU' SEMPLICE allora ? FARLA CREARE ALLA BANCHE, CONTROLLATE DALLO STATO, CHE NE FINANZIANO DIRETTAMENTE IL DEFICIT (ovviamente in una quantità fissa tipo il 4% annuo e rivolta alle imprese, non a finanziare mutui e speculazioni)

    (non sembra, ma qui vi si è stato riassunto mezzo manuale di macroeconomia in modo condensato... Ma se non credete a me, ecco le letture consigliate per altri dettagli: 



    "The Chicago Plan revisited" di Michael Kumhof, 2012, IMF working paper,

    Clicca qui per ingrandire



Per chi fosse interessato a quanto discusso qui sopra sulle due questioni cruciali (a dire la verità per l'Italia) del ritorno all Lira e il Deficit pubblico come soluzione e ecco uno scambio di email con Mosler, dove il nostro eroe mi risponde riga per riga.

Il punto cruciale è facile da vedere, quando gli cito il fatto oggi molte economie occidentali hanno un ammontare di debito totale, privato e pubblico, del 300 o 400% del PIL e quindi pagano un totale di interessi (assumendo ad esempio un 5% di costo medio del debito) del 15%-20% del PIL Mosler risponde "..why does that matter? .." cioè che non importa (!). E non è un fraintendimento, come discusso nel post successivo questa conclusione segue logicamente dal fatto che nella MMT-Mosler è come se le banche e il credito non esistessero, si finge che solo il deficit pubblico crei moneta per il settore privato, COME SE NON ESISTESSERO LE BANCHE. In realtà la posizione di Mosler sarebbe anche giustificata, dal punto di vista pratico, ma solo per gli U.S.A. come spiego meglio a fianco...

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