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sabato 29 giugno 2013

AH!AH!AH! GIULIETTO CHIESA HA TROVATO PANE PER I SUOI DENTI....DA LEGGERE TUTTO CON MOLTA ATTENZIONE E POI RILEGGERE!!!!

L'ARI-COSTITUENTE EUROPEA E L'ULTIMA ILLUSIONE: LA DEMOCRAZZZIA COSTITUENTE. COMMENTO SEMISERIO A UN LODEVOLE (QUANTO ILLUSORIO) MANIFESTO PER L'ALTERNATIVA democratica... 

Demo-fà, Demo-che???



Ci propongono di firmare il Manifesto popolare decisivo per uscire dalla crisi. C'è da piangere ogni giorno per le notizie che leggiamo, perciò stavolta nel commentare mi sono voluta fare 4 risate... Non me ne vogliano Lorsignori - di Simonetta Castellano, su Babilonia la Grande 29.06.2013

Molti pensieri da loro scritti sono condivisibili (vedremo quali) ed è, il mio, solo un gioco per sottolinearli, da "profana". E per riscoprire alla fine la soluzione che esiste. A sorpresa.
Qui di seguito il testo del Manifesto per L'Europa e in parentesi quadra grassetto il mio commento.

MANIFESTO PER L'EUROPA
Alla cui stesura ha lavorato sia un gruppo ad hoc selezionato da Alternativa (il laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa) sia un gruppo di intellettuali di diverse esperienze e traiettorie...

Lo scenario

Un club planetario a vocazione totalitaria sta distruggendo l'Europa dei popoli, la nostra vita, la nostra democrazia, la nostra libertà. Il nostro futuro è in grave pericolo. 

Gradualmente, senza che ce ne rendessimo conto, siamo stati consegnati nelle mani di un'oligarchia senza patria e senz'anima, il cui unico collante è il delirio di onnipotenza derivante dal possesso del denaro infinito che essa crea.

[E fin qui, è quello che tutti i blogger gli stanno dicendo da un po' di anni... agli intellettuali...]


Coloro che ci hanno condotto a questo guado sono i maggiordomi dei "proprietari universali": i proprietari finali delle azioni di banche, fondi e corporations internazionali,persone che nessuno di noi conosce, che nessuno ha mai eletto ma che determinano le nostre vite.

[Anche di questo ormai siamo stati edotti ampiamente. Però una cosa è notevole in questa affermazione ed evidentemente è sfuggita anche agli stessi democratici che l'hanno scritta: IN QUEL SISTEMA DEMOCRATICO IN CUI VIVIAMO "determinano le nostre vite persone che nessuno di noi conosce, che nessuno ha mai eletto" . Allora, sta democrazia tanto sicura non è come sistema... Dobbiamo arrenderci all'evidenza che è praticamente un colabrodo di sovranità per i popoli. Infatti, come si afferma di seguito, proprio "sostenuti da parlamenti formalmente eletti, ma in realtà nominati dall'alto, hanno consegnato il potere politico ed economico - un tempo prerogativa degli Stati - a strutture prive di ogni legittimazione democratica"... Cioè la democrazia è molto funzionale alle strutture totalitarie del nuovo ordine mondiale... E' quanto basta da sapere per togliersi anche L'ULTIMA ILLUSIONE: quella della democrazzzia...]

Essi, sostenuti da parlamenti formalmente eletti, ma in realtà nominati dall'alto, hanno consegnato il potere politico ed economico - un tempo prerogativa degli Stati - a strutture prive di ogni legittimazione democratica. Queste strutture sono le impalcature di un nuovo ordine mondiale in via di costruzione. Si tratta di un'ipotesi eversiva e autoritaria che i pochissimi, e già smisuratamente ricchi, vogliono imporre a moltitudini già impoverite. E' un disegno aberrante che si fonda sull'illusione della crescita infinita e che è destinato a produrre caos e guerre, poiché rifiuta di constatare la fine dell'era dell'abbondanza.

Costoro, consapevoli del crescere della protesta e della ribellione popolare, si preparano a reprimerla. Sanno della precarietà dell'inganno con cui hanno usurpato il potere; sanno che le loro presunte leggi economiche e monetarie sono una truffa globale; sanno che il denaro virtuale mediante il quale ci dominano, è destinato e finire in cenere. Per questo destabilizzano le residuali istituzioni democratiche, introducono nuove leggi usurpatrici, mentre si apprestano ad allungare le mani sulle ricchezze materiali ancora disponibili: territori, acqua, cibo, fabbriche, risparmi, storia, monumenti, "risorse umane". Se non li fermiamo le compreranno, a prezzi stracciati, privatizzandole con l'immensa massa di denaro virtuale, trasformato in debito, che stanno creando dal nulla a ritmi vertiginosi.

[E noi, la truffa globale dei potenti - che si trastullano con il giocattolo democratico e con il denaro virtuale per depredarci - con cosa la fermiamo??? Con un processo costituente democratico???...]

Alla fine resteranno intere popolazioni - cioè tutti noi - ridotte in miseria, ignoranza e schiavitù, cioè senza beni e senza diritti e quindi senza futuro. La Grecia è l'esempio pratico di una strategia già in atto. Questo è il ritratto di ciò che resta del progetto di pace e benessere europeo.

[Perciò, cosa propongono gli intellettuali? Ricominciamo daccapo tale e quale... ??? Eppure lo dicono qui sotto che il progetto costituente democratico dell'Europa è stato maneggiato ad arte da chi la sa sempre più lunga degli altri...]

Quel progetto è stato prima fermato e poi distorto fino a renderlo irriconoscibile. Era l'idea della costruzione di una nuova entità statale sovranazionale senza il ricorso alla conquista, alla violenza e alla guerra, ma con la partecipazione con eguali diritti di tutti i partner, grandi e piccoli. Era la nascita di un nuovo protagonista mondiale di pace, in grado di svolgere un ruolo autonomo e non subalterno alla politica e dagl'interessi degli altri giganti. Un tale obiettivo poteva essere raggiunto solo ponendo l'Europa sulla stessa dimensione di scala dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti. Non in competizione con essi ma in un rapporto paritario geopolitico.

Questo disegno è stato cancellato. In una sorda lotta per il dominio, l'Europa è stata piegata dall'egemonia politica, militare, economica degli Stati Uniti. Il dominio del dollaro come moneta-potenza ha prima loro permesso di assoggettare letteralmente l'Europa e di vincolarla al disegno militare della Nato. Poi, con la sconfitta definitiva dell'Unione Sovietica, e il suo crollo, di imporre al resto del mondo il "servizio monetario" di Wall Street e della City of London.

Gli strumenti messi in atto dal 1990 in poi in Europa non sono stati effetti collaterali di scelte "sbagliate" che produssero la crisi sociale ed economica dei popoli europei. Essi furono coerenti con quel progetto, che è quello dell'apartheid globale della Troika.

[Ah...ecco, il problema sta tutto nei cattivoni americani che hanno fatto crollare persino l'URSS...]

All'Europa è stata imposta (e i leader europei l'hanno accettata e fatta propria), la globalizzazione americana. 


[Ma quando parliamo di un processo che vuole creare un "gigante" europeo unificando giganti americani e sovietici per ottenere LA GLOBALIZZAZIONE, stiamo parlando di un disegno che di americano, o russo, o europeo, non vuole avere proprio nulla...Il disegno è LA GLOBALIZZAZIONE che annienta le identità dei popoli... di tutti popoli mondiali... possibile che un intellettuale non se ne renda conto?...]

Le regole americane sono state esportate insieme alla deregulation, alle privatizzazioni, all'attacco allo Stato, alla deificazione dei mercati, alla trasformazione delle relazioni umane, e perfino della politica, in merce. Il potere politico è passato nelle mani dell'alta finanzia internazionalizzata.
Lo stesso allargamento dell'Unione Europea a 27 paesi, con l'inclusione di quasi tutti gli ex satelliti del Patto di Varsavia e perfino delle tre repubbliche ex sovietiche baltiche, è stato preceduto di fatto dalla loro subitanea inclusione nella Nato. In tal modo garantendo agli Stati Uniti il controllo diretto e indiretto dei successivi processi d'integrazione europea. Si è 
cercato e si cerca, spasmodicamente, di introdurre nel tessuto socio-economico europeo, e nella sua stessa cultura, valori e stereotipi dell'american way of life. 

[Le regole che vengono attuate in america, o in russia e poi vengono esportate a livello globale sono le regole del DISEGNO GLOBALE di cui i popoli americani, o russi per primi fanno le spese. "L'Alta Finanza Internazionalizzata" è l'Internazionale Globale della grande, biblica Babilonia, città dei "giganti" di Nimrod, il tiranno costruttore con la sua fratellanza muratoria. Perciò, al posto di "american way of life" leggi: "GLOBAL way of life", che è più corretto e meno ingenuo...]

Il progressivo controllo e concentrazione dell'industria della comunicazione e dell'informazione di massa, fino alla mostruosa espansione dei social network, ha prodotto una vera e propria modificazione antropologica dei popoli europei,

anche se le correnti profonde della storia europea hanno manifestato insperate capacità di difesa nei confronti dell'aggressione tecnologico-ideologica.L'esplosione della crisi, che si è verificata proprio nel centro del potere imperiale (dunque espressione di una gravissima malattia interna ad esso, che si è coniugata con la progressiva rarefazione delle risorse disponibili e con l'apparire sulla scena di altri giganti non più riconducibili al disegno dei "proprietari universali") ha rivelato la fragilità del loro progetto. 
Si pone concretamente, urgentemente, la necessità di fermarli.

[E tra tutti sti GIGANTI, noi che demo-fà? Un progggetto costituente... per rispondere "all'aggressione tecnologico-ideologica che ha prodotto una vera e propria modificazione antropologica dei popoli" E CHE CI BOMBARDA A TAPPETO CON LE ONDE ELETTRICHE SATELLITARI PER SUGGERIRCI COSA PENSARE???]

In primo luogo perché essi sono i produttori della povertà e guerra. Milioni di europei, praticamente ormai di ogni classe sociale, ad eccezione dei pochi assoldati per svolgere il ruolo di servi privilegiati (e, tra questi, vi sono i principali controllori dell'informazione-comunicazione) sono in cerca di un'alternativa alla crescente insostenibilità della loro condizione sociale. Cresce l'inquietudine e l'incertezza, la sensazione di un pericolo incombente. E' acquisizione comune che la prossima generazione sarà la prima - dalla seconda guerra mondiale a oggi - che ha una prospettiva di esistenza peggiore di quella dei padri. E tuttavia ancora lungo è il percorso da fare, per i "molti", per arrivare a comprendere che non è in gioco soltanto il loro tenore di vita. In gioco è infatti la loro stessa vita e quella dei loro figli. Sono in gioco le sorti stesse del genere umano, poiché la "cupola" del potere dovrà,a sua volta, estendere la sua rapina agli altri sei miliardi di individui che popolano il pianeta. E non potrà più farlo impunemente, come ha fatto negli ultimi tre secoli, perché là stanno sorgendo - anzi sono già sorti - protagonisti in grado di difendersi e contrattaccare.

["Protagonisti in grado di difendersi e contrattaccare??? Ma chi?... Noi?... Coi nostri Blog???...]

Per milioni di europei si pone dunque il compito di respingere un cosiddetto nuovo ordine mondiale che si presenta in realtà come un nuovo feudalesimo, in cui una infinitesima parte del genere umano avrà diritto di vita e di morte su tutti e in cui ai popoli resta come unica via d'uscita la sottomissione. La democrazia liberale è già stata irrimediabilmente lesionata ed era, insieme ai diritti umani, l'unico valore diverso dal potere del denaro rimasto a baluardo della cosiddetta "civiltà occidentale".

E' giunto il momento di fermare la "scimmia al comando". E di togliere dalle sue mani in primo luogo i pulsanti della guerra. Nessun soldato europeo dovrà più partecipare ad alcun conflitto fuori dai confini dell'Unione, tanto meno se mascherato da missione umanitaria e di pace.

Occorre cominciare a definire principi e valori che siano adatti alla transizione da una organizzazione economica e sociale insostenibile - e destinata a morire tra le convulsioni - a una società sostenibile, in pace con la Natura, con l'ecosistema. 

Una civiltà della convivenza, che progredisca " con il passo dell'Uomo", quindi democratica. Queste sono le condizioni per la sopravvivenza.

["Cominciare a definire principi e valori?... Per fermare la "scimmia al comando"???... Con una civiltà democratica???... E allora diciamolo, qui il problema più serio che abbiamo è il cane in catena che si morde la coda, non la scimmia al comando...]

Principi generali per un rinascimento europeo [!!!]

La nuova Europa che vogliamo dev'essere liberata da vincoli e impacci che non solo riducono la sua capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini, ma che opprimono i popoli membri e creano divisioni tra gli Stati. Uno di questi vincoli è diventato la moneta comune così com'è oggi. L'euro è un problema per tutti, sia per i "forti" che per i "deboli". S'impone dunque un nuovo sistema monetario comune, concordato, che preveda una superiore autonomia di politica finanziaria degli Stati membri e che riporti le fondamentali decisioni in materia ai parlamenti nazionali. Solo su queste nuove basi si potrà tornare a parlare di trasferimento graduale, democratico, condiviso, di sovranità ad un parlamento europeo realmente rappresentativo e dotato di effettivi poteri.

[Ari-cominciamo con una moneta comune da costruire?... Perché la moneta comune non ha funzionato???... E ci dobbiamo riprendere la sovranità monetaria (sì che mo te la ridanno) pe fa-che?... Per poi "tornare a parlare di trasferimento graduale,democratico, di sovranità ad un parlamento europeo"...aahhhh... Non ci posso credere!!!...]

La nuova Europa che vogliamo non può accettare gli attuali livelli di diseguaglianza economica e sociale tra i popoli europei e all'interno di ogni singolo paese. Occorre che l'Europa dichiari "illegale" la povertà. Occorre che la prima e principale preoccupazione dei governi europei e del futuro governo europeo sia quella di garantire la piena l'occupazione e la dignità di una salario equo.

[Ecco, questo mi suona un tantinello tra "internazionale socialista" e "utopia marxista".....]

Occorre, cioè, abbandonare per l'immediato ogni politica di austerità e promuovere una nuova civiltà economica. Ciò implica e presuppone il rigetto degli attuali Trattati Europei e l'avvio di una nuova fase costituente.

[Una "nuova civiltà economica"...sempre più nuovo questo nuovo ordine mondiale... E ciò "implica e presuppone il rigetto degli attuali Trattati Europei" ... che sono trattati-capestro che come tutti sanno non hanno meccanismi per essere abbandonati democraticamente... Quindi noi come lo faremo?.... Con "una nuova fase costituente"....!!!! Per essere intellettuale il piano lo è tanto da risultarmi incomprensibile...>Potere assoluto: l’Unione Europea non ammette riforme 

La nuova Europa deve basarsi sul riconoscimento pieno (con tutte le conseguenze che ne discendono) del dato di fatto che si tratta di un'unione tra "diversi". Non solo per storia, lingua, tradizioni, assetti giuridici, organizzazione politica, ma anche e soprattutto per livelli di organizzazione sociale, di efficienza, di tenore di vita. Ciò significa che, pur dovendosi prevedere norme comuni, valide per tutti e da tutti accettate, si devono prevedere meccanismi di compensazione che producano riequilibrio e permettano di diminuire le differenze in tempi definiti. Una nuova Europa non può che essere un'Europa solidale. Una nuova Europa dev'essere democratica. Non può essere democratica se non sarà capace di valorizzare le diversità che la caratterizzano. Non potrà valorizzare queste diversità se la federazione assumerà forme centralistiche rigide.

[Perché ho una fastidiosa sensazione di ....chiacchiere e deja-vù?...]

Una nuova Europa non può essere democratica e solidale all'interno e praticare all'esterno le regole della globalizzazione imperiale.

[Praticare all'esterno???... Veramente ad essere strangolati siamo noi che siamo dentro fino al collo...]

Una nuova Europa non può essere democratica e solidale, all'interno e all'esterno, se non ripudia la guerra e forme di imposizione e sopruso nei confronti dei partner vicini e lontani. 
I principi europei possono e debbono essere difesi e diffusi, ma non possono e non debbono essere imposti all'esterno.

[Ma sopra non c'era scritto che il progetto di pace europeo era quello che c'era ed è fallito?...]

Chiare proposte (di lotta) per il cambiamento [...insomma una lotta continua...]

Siamo consapevoli che alcune di queste proposte non trovano,al momento, che pochi, o soltanto alcuni, riscontri nella volontà dei governi, e dei popoli. Noi siamo convinti, tuttavia, che attorno ad esse sia possibile costruire un movimento di opinione e di alleanze sociali che le trasformi in proposte 
attuabili. Esse sono infatti, a nostro avviso, necessarie per ogni progetto di una nuova Europa e, senza di esse, non sarà possibile affrontare la transizione verso una nuova società. La loro comprensione sarà resa possibile, del resto, in tempi brevi, anche dal procedere e dall'aggravarsi della crisi.

["progetto di una nuova Europa"...."transizione verso una nuova società"....ci manca "magnifiche sorti e progressive dell'umanità" e poi è fatta...si ricomincia dal MANIFESTO. "La loro comprensione sarà resa possibile, del resto, in tempi brevi, anche dal procedere e dall'aggravarsi della crisi"... Cioè sarebbe la famosa teoria dei tecnocrati che "la crisi fa bene" per accettare qualunque fetenzia ci venga proposta?...]

Occorrono dunque misure immediate per un cambio di rotta. Ciascuna di esse rappresenta uno strumento indispensabile per avviare una transizione necessaria.
I maggiordomi europei dei proprietari universali hanno inventato e messo in atto di una vera e propria "repressione finanziaria" contro i popoli europei. Essa - dicono e ripetono da cinque anni - ha lo scopo di ridurre il debito, tanto pubblico quanto privato.Ma questo debito è in gran parte il frutto di una truffa ben congegnata. E dunque va respinto come tale a coloro che hanno, per questa via, accumulato immensa ricchezza. In secondo luogo la riduzione del debito non può essere realizzata con l'ossessiva imposizione di tagli alla spesa pubblica, e con la parallela creazione di maggiori entrate fiscali. Questa linea di presunta austerity è fallita e sta producendo aumento del debito e recessione dovunque si è tentato di imporla.Il taglio del valore reale del debito avviene solo trasferendo le risorse dai creditori ai debitori.
L'alternativa è tra immolare la vita di centinaia di milioni di persone o sacrificare una categoria di redditieri: il discrimine passa attraverso le regole che prevarranno in questa fase di transizione.Si deve partire dalla denuncia dei trattati di Maastricht e di Lisbona, che costituiscono le basi dell'aggressione finanziaria contro i popoli europei.

[Partire dalla denuncia a chi? A quelli che li hanno scritti e ce li hanno imposti anche contro i referendum dei popoli che non li volevano??? Queste sarebbero le misure immediate???...]

Si deve procedere alla nazionalizzazione di tutte le banche centrali dei paesi membri e ad una corrispondente, drastica modifica del ruolo e della struttura della Banca Centrale Europea. Gli Stati della zona euro (e quelli che vi aderiranno in caso essa rimanga in piedi), dovranno essere gli unici azionisti della Banca Centrale Europea.
Questa misura dovrà accompagnarsi alla nazionalizzazione di tutte le grandi banche nazionali, togliendo loro ogni ruolo nel campo del credito e del controllo finanziario, trasferendo parte delle loro funzioni al sistema del credito cooperativo e popolare nelle varie forme storiche che esso ha avuto nel passato nei diversi paesi, o introducendolo dove, per ragioni storiche, non fu creato. E' questa la via per restituire ai governi e ai rispettivi "ministeri del Tesoro" il controllo delle Banche Centrali nazionali e della BCE, ovvero la sovranità monetaria.

[Sto sentendo le pernacchie dei banchieri... Scommetto che adesso segue il solito snocciolamento di tecnicismi, percentuali e parole americane che fanno tanto professional-chic...]

Tra le prime questioni da portare di fronte alle opinioni pubbliche europee, è lo stato del debito, di cui va dichiarata - di fronte all'evidenza - l'impagabilità strutturale. Ciò va fatto attraverso un audit che dovrà fornire, in tempi rapidi, un quadro attendibile e controllato del debito aggregato europeo, della sua composizione, dei debiti sovrani dei singoli stati, siano essi membri della zona euro o esterni ad essa, identificando sia la struttura dei debiti che l'identità dei grandi creditori internazionali.
I debiti sovrani dovranno essere progressivamente ristrutturati e riassorbiti mediante una tassa sulle transazioni finanziarie di qualsivoglia natura, non inferiore allo 0,1% dell'ammontare. 

Una vera Tobin Tax i cui proventi devono essere indirizzati anche allo sviluppo delle imprese, del risanamento sociale e ambientale, al finanziamento dell'istruzione e della ricerca. Si prevede l'istituzione di un fondo europeo speciale a tasso agevolato per il credito a medio/lungo termine, riservato alle Piccole e Medie Imprese.

Le nuove collocazioni delle emissioni di obbligazioni sovrane dell'eurozona saranno curate direttamente dal Tesoro degli Stati Interessati, senza alcuna intermediazione bancaria privata, e riservate ai cittadini del paese emittente e ai cittadini europei ivi residenti.

[Lo sapevo... Vuoi vedere che ora segue pure il paragrafo grandi proclami e proposte concrete?...]

Le emissioni dovranno essere vincolate prioritariamente a creare lavoro e a destinazioni sociali, all'educazione e alla ricerca scientifica, alla sanità pubblica, alla tutela e bonifica dell'ambiente, alle energie rinnovabili, alla valorizzazione dei terreni e delle produzioni agricole.
Le nuove obbligazioni sovrane dell'eurozona saranno nominative, non negoziabili, non cedibili, trasmissibili solo per via ereditaria, con scadenza non inferiore a cinque anni e non superiore a dieci, ad un tasso di riferimento non eccedente il doppio di quello praticato dalla Banca Centrale Europea resa pubblica.
Misure decise di riforma della finanza europea e internazionale (l'Europa dovrà agire su scala mondiale come protagonista sovrano) saranno anch'esse indispensabili. Tra esse è necessaria la separazione delle banche d'affari dalle banche di deposito e risparmio. Le Borse saranno il terreno d'azione delle 
sole banche d'affari speculative e di investitori istituzionali di vario genere. E' fatto divieto di accedere alle Borse alle banche di deposito e risparmio. E' fatto divieto di accesso alle Borse dei fondi speculativi comunque denominati.
Annullamento di tutti gli impegni su titoli ceduti a tassi che superano il corretto interesse bancario (2,5-3 % al massimo). 
Lancio tra i cittadini di un prestito nazionale solidale così come fu fatto in Italia con il «prestito per la ricostruzione» del dopoguerra. Cessioni di titoli al prestito internazionale devono essere contrattate a livello dei governi dei vari paesi, dentro norme e costi concordati in modo trasparente e con la garanzia solidale dell'Ue. 
Deve essere ripristinato, con apposita legislazione, il concetto della funzione sociale del credito, che è principio giuridico e politico.
Le società di rating internazionali vanno bandite dall'Europa (la guardia di finanza e l'antimafia potrebbero prendersi carico del compito unificando così la lotta all'evasione con quella alla mafia) impedendo così il pilotaggio internazionale della speculazione, il riciclaggio e l'uso dei paradisi fiscali che sono il rifugio sicuro di ogni malversazione finanziaria. Le banche e 
le Borse che seguono questi indirizzi (che sono attualmente la pratica comune di tutta la finanza mondiale), andranno immediatamente «sospese» come si fa normalmente quando interviene una turbativa d'asta a scopo speculativo. Viene creato un osservatorio comunitario sull'economia e la finanza. 
Gli strumenti finanziari speculativi Over The Counter (ossia fuori del controllo istituzionale) dovranno essere messi fuori legge.
E' fatto divieto di aiuti pubblici alle banche private. Il principio del "troppo grande per fallire" deve essere dichiarato illegale.
La privatizzazione dei profitti e la socializzazione delle perdite è il comandamento del sistema bancario e la condanna dei popoli e va quindi dichiarato illegale.

[Perfetto...C'è tutto il repertorio... Il piano infallibile è servito!]

Tutto ciò (e molto altro ancora) deve partire dall'introduzione di una politica europea per la redistribuzione del reddito, attraverso un sistema fiscale equo e condiviso. Ciò implica l'abrogazione del fiscal compact, che è il vertice massimo dell'ingiustizia e del furto di sovranità. Sappiamo che questa prospettiva incontrerà resistenze micidiali e reazioni scomposte. Mario Draghi ripete ad ogni passo che non esiste un "piano B" e che si proseguirà con l'euro così com'è. Ma diciamo che, se le cose procederanno in questa direzione, noi ci mobiliteremo per costruire delle casematte difensive, sotto forma di alleanze europee tra paesi più colpiti. 

[Ahhh...allora lo sappiamo che "questa prospettiva incontrerà resistenze micidiali" e che non esiste un "piano B"...! "Noi ci mobiliteremo per costruire delle casematte difensive".... Ecco, questa è la prima che mi piace: "casematte difensive"...sentiamo...]

Sia per fronteggiare il disastro sociale, sia per evitare di trovarsi di fronte, per esempio, a una Germania che - spinta da un egoismo populista, esce dall'euro per conto proprio, trascinando con sé un pezzo d'Europa che è agganciato al suo carro. Sarebbe una decisione davvero drammatica che segnerebbe la fine di un ruolo europeo della Germania e che ricadrebbe non solo sui tedeschi ma su tutta l'Europa, con ripercussioni di scala mondiale.
Le opzioni possibili di una "ritirata ordinata", difensiva, dall'attuale sistema esistono e possono diventare concrete se perseguite con decisione e con un giusto calcolo dei rapporti di forza. 

["ritirata ordinata", difensiva... le opzioni esistono... e possono diventare concrete se perseguite con decisione e con un giusto calcolo dei rapporti di forza... 

GIUSTO: I POTERI DELLE AUTONOMIE LOCALI SUL TERRITORIO... IN ALLEANZE STRATEGICHE PER OPERARE NEI MARGINI DI LEGGE CHE ANCORA CI SONO IN UN SACCO DI MATERIE BASILARI PER LA POPOLAZIONE...Vedi >Il Comune può stampare moneta, per legge. Ecco come ]

Tra queste l'ipotesi di creare un "eurosud", che permetta a Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Francia, altri paesi "deboli" esterni attualmente all'eurozona, si sottrarsi al colpo che viene loro inferto e che potrebbe diventare ancora più duro in condizioni di prolungata instabilità. Tra queste opzioni vi è anche quella di una trasformazione dell'euro in moneta di 

conto internazionale, sottraendogli la natura di moneta merce, e utilizzando i sistemi di clearing per regolare i rapporti del commercio interno europeo e quelli tra area euro e sistema internazionale. Oppure l'introduzione concordata di monete nazionali che si affiancano all'euro per consentire un rilancio dell'intervento pubblico, incentivare la domanda locale e una fase di ripresa economica e sociale.Dobbiamo tuttavia tutti non dimenticare che la crisi dell'euro, oltre ai difetti "tecnici" che hanno contrassegnato la sua nascita, non è altro che l'accelerazione della crisi d'identità della politica europea, all'interno come all'esterno.

[O si fanno azioni su base locale con alleanze tra comunità sul campo, oppure ari-cominciamo con proposte fine a se stesse...]

Uscire dall'emergenza. In questo quadro, di acuta incertezza, che si accompagna a tensioni crescenti su scala mondiale, dovute al simultaneo 

convergere delle altre crisi da "limitatezza delle risorse", i popoli europei sono lasciati in mezzo al guado. Il fallimento dei maggiordomi si sta trasformando in tragedia sociale.Occorre dunque poggiare ogni ipotesi d'emergenza sul sostegno di larghe masse popolari. La difesa del lavoro è il baluardo principale per salvaguardare il tessuto sociale e impedire ai padroni universali di trasformare la crisi in una lotta tra diseredati. Difendere il lavoro senza comprimere il reddito significa ridurre l'orario a parità di salario. Difendere il tessuto sociale e stimolare razionalmente i consumi significa, anche - non soltanto -, introdurre un reddito di esistenza.
Nell'immediato occorre prevedere misure legislative e finanziarie che permettano il potenziamento della partecipazione dei lavoratori alla direzione dell'attività economica e dei cittadini alla gestione delle collettività e dei beni comuni, attraverso lo sviluppo delle forme cooperativistiche, di associazione in partecipazione, di suddivisione degli utili, di consorzi di imprese, di imprese auto-gestite. Emanazione di specifici provvedimenti di urgenza che diano facoltà ai lavoratori di imprese in crisi di rilevarne la 
gestione.Altro volano di immediata efficacia dovrà essere il rilancio dell'agricoltura, la fine dello sfruttamento speculativo dei territori coltivabili, la riqualificazione del patrimonio boschivo e la sua estensione e difesa. Crediti agevolati per la formazione e il ripopolamento del patrimonio boschivo dell'Europa mediante crediti agevolati riservati alla formazione e professionalizzazione dell'attività ed imprenditoria agricola e forestale, soprattutto a carattere cooperativo. Divieto assoluto di utilizzo, nel territorio dell'Unione, anche in forma sperimentale, di Organismi Geneticamente Modificati, di diserbanti e concimi chimici, e loro sostituzione con prodotti naturali.

[Locale...locale...locale... PENSARE LOCALE. E AUTONOMIE LOCALI FATTIVE SUL CAMPO: PENSARE SOVRANO... Va tutto bene se la base del progetto è questa:LOCAL-ANTIGLOBAL. Lo diceva anche san Benedetto....eh sì proprio il mistico, che guarda un po' all'intellettuale gli dava le piste... E' per mezzo del modello 
economico-culturale delle sue comunità, che nell'occidente devastato dal crollo dell'Impero romano e dalle invasioni barbariche, venne edificato in Europa il motore stesso dell'economia, della cultura e dell'autonomia locale che in 
Italia furono i Comuni, pilastri di prosperità e libertà e artefici delle sorti dei futuri Stati nazionali... LOCAL-ANTIGLOBAL disse san Benedetto, e nacque l'Europa reale... >Per sconfiggere il tiranno globale]

Occorre una politica energetica che riduca la dipendenza dall'estero, che contribuisca alla riduzione del riscaldamento globale, che si realizzi attraverso investimenti massicci per sviluppare la ricerca, per estendere l'occupazione specie giovanile: compiti tutti di carattere sia strategico che immediato.

Immense risorse individuali, intellettuali, devono essere messe in movimento al posto di quelle finanziarie e miopemente economiche. La grande ricchezza europea è la sua cultura, e il suo patrimonio di professionalità e di esperienze deve essere messo a tutela e al servizio del bene comune. Il tempo individuale, quello liberato dal peso di un lavoro inutile per consumi inutili, dev'essere indirizzato verso scopi collettivi, mutualistici, di solidarietà. Una nuova scala di valori deve essere introdotta nei luoghi di formazione culturale, intellettuale. Il sistema dei media, della comunicazione, dell'informazione dev'essere riportato in mani democratiche e pubbliche. Le sole che possono aiutare milioni d'individui, isolati e mutilati dalla manipolazione , a evadere dal dominio del consumo e a tornare a pensare in termini di convivenza civile e di giustizia. 

[Comunità sul territorio che si consorziano per vivere una vita reale... Punto e basta. >Il Comune può stampare moneta, (e fare un sacco di altre cose) per legge. Ecco come ]

In sintesi
Come se ne esce? Semplicemente abbandonando immediatamente la opzione della triplice deregulation (borsistica, valutaria e doganale) adottata nei vigenti trattati europei in ossequio al liberismo più ottuso ed estremo.Solo così, infatti, si possono varare manovre keynesiane di sostegno dei mercati interni bloccando alla radice, nel contempo, sia la emorragia di capitali che la speculazione interna e internazionale che sempre accompagnano ogni svolta keynesiana...

[Comunità LOCAL-ANTIGLOBAL rispose il mistico alle violenze dei giganti-predoni e alle illusioni professional-chic dell'intellettuale. E nacque l'Europa reale ...]

Una nuova fase costituenteI prossimi immediati anni saranno decisivi per il destino dei Popoli europei. Le classi dirigenti europee hanno sferrato un 
attacco il cui primo effetto è quello di demolire il progetto europeo di pace. La traiettoria costituzionale da esse realizzata è stata pensata per impedire ai popoli di esprimersi. I maggiordomi hanno fallito in termini di legittimità e di democrazia. Esse dicono di volere una federazione di stati nazione, e nello stesso tempo puntano a sostanziali modificazioni che tendono a vincolare gli stati che non fossero d'accordo...

[E allora facciamola finita con le illusioni..."democratiche e costituenti" che ci vengono dall'estero....PENSARE ITALIANO. PENSARE SOVRANO.

LOCAL-ANTIGLOBAL rispose san Benedetto. E' questo il pensiero socio-economico di tradizione italiana. E l'Europa reale, l'ha creata questo pensiero.

Il pensiero del mistico italiano è BASATO SULL'AUTONOMIA DELLE COMUNITA' LOCALI E SULLA LORO FORZA REALE IMMEDIATA DI AUTO-ORGANIZZARSI PER FAR FRONTE ALLE ESIGENZE DELLA VITA QUOTIDIANA.
LA SOVRANITA' risiede nel popolo quando c'è questo pensiero di auto-organizzazione immediata locale.


Questo è il pensiero socio-economico italiano, che l'Europa l'ha creata: PENSARE ITALIANO. PENSARE SOVRANO. LOCAL-ANTIGLOBAL DISSE IL MISTICO SAN BENEDETTO. E risorse l'Italia.]

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