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venerdì 28 giugno 2013

RIBELLARSI? LE RIVOLUZIONI LE FANNO I GIOVANI!! LA NOSTRA ITALIA E' POPOLATA MAGGIORMENTE DA PENSIONATI!!!!!


di Magdi Cristiano Allam 25/06/2013 

Dal 24 giugno tutti gli italiani sono ufficialmente spiati dal fisco. E' infatti entrato in vigore il Sid (sistema di interscambio dei dati) che permetterà all'Agenzia delle Entrate e al suo braccio operativo Equitalia di poter effettuare automaticamente dei controlli sulla movimentazione dei conti correnti senza alcuna autorizzazione e senza apparentemente violare la legge sulla privacy.

Nel nome della lotta all'evasione gli istituti finanziari dovranno registrarsi al Sid secondo quanto stabilito dall'Agenzia delle Entrate ed in modo totalmente automatizzato il Fisco potrà accedere a tutta una serie di informazioni riguardanti i conti correnti, i depositi di risparmio, il possesso di fondi comuni, il possesso di carte di credito e cassette di sicurezza e molto altro ancora.


L'attenzione verrà posta nei confronti dei contribuenti "a rischio", ossia nei confronti di coloro che, come il criterio guida del redditometro, abbiano uno scostamento fra spese e reddito del 20%, con il loro automatico inserimento in una “lista nera” di sospetti evasori fiscali su cui compiere degli accertamenti a prescindere dall'avere o meno effettivamente evaso il fisco e in assenza di un'autorizzazione da parte dell'autorità giudiziaria.

Antonello Soro, presidente dell'Autorità sulla Privacy, ha definito il provvedimento con parole molto positive: "E' il colpo di grazia all'evasione, ora non sfuggirà più nulla, ora i conti correnti non avranno più segreti, ogni spesa finirà nel grande cervellone dell'Agenzia delle Entrate" e ha aggiunto: "Ogni dato viaggerà su canali blindati, il percorso che va dalla banca al grande server è totalmente automatizzato".

In realtà l’applicazione del Sid ai contribuenti “a rischio” che hanno uno scostamento fra spese e reddito del 20%, tramite un invio diretto e telematico dei dati sensibili senza impieghi manuali di personale che li tratta, costituisce di fatto un raggiro delle norme sulla privacy che consente di eseguire dei controlli in assenza di una ipotesi di reato. Si tratterebbe di controlli a priori in base ai quali poi poter ipotizzare un reato di evasione. E’ come se il Fisco, che gestisce l’amministrazione tributaria dello Stato nei rapporti con i contribuenti, acquisisce poteri indagatori che esulano dal complesso dei rapporti patrimoniali di diritto pubblico dello Stato e invadono la sfera privata dei cittadini sulla base di semplici supposizioni (redditometro).

La lotta all'evasione fiscale si è trasformata nella legittimazione del controllo di ogni dettaglio della nostra vita, dove ciascuno di noi dovrà dimostrare di essere innocente in un contesto dove pregiudizialmente tutti noi veniamo sospettati di essere dei potenziali evasori, facendosi beffe dello stato di diritto.

Dobbiamo ribellarci a questa nuova flagrante e devastante violazione della libertà degli italiani! Lancio un appello alla mobilitazione nazionale per denunciare questa dittatura finanziaria e la spogliazione del nostro inalienabile diritto alla libertà!


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