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giovedì 27 giugno 2013

PERCHE' UNA PERSONA METTE TUTTA SE STESSA E LA SUA VITA IN UN PROGETTO DI DIO E NE FA PARTE A TUTTI ? UNA SOLA LA RISPOSTA: PER PREPARARE I SUOI SIMILI AGLI EVENTI....




 pubblicato il 26 Giugno 2013 da animamistica


Dopo la risposta della diocesi di Roma, ebbi una visione con cui Dio mi avvertiva che per la realizzazione del suo piano anticrisi per le famiglie sarebbe stato ora necessario un nuovo percorso, a causa della contrapposizione degli uomini di curia, che avevano eretto un baluardo insormontabile contro la sua volontà di investire sulle famiglie chiamandole all'amministrazione del patrimonio della chiesa: Gesù mi comunicò che i tempi per la realizzazione del piano di aiuto divino alle famiglie si sarebbero allungati, poiché era necessario che si verificassero novità in quel momento inimmaginabili, per poter abbattere quel baluardo nemico.

La visione avvenne il 5 giugno 2003. Ci trovavamo a Collevalenza con mons.Sgreccia, al Santuario dell'Amore Misericordioso e dedicavo la Messa all'ultimo venerdì del Sacro Cuore. Appena iniziata la Messa, mentre entrava la processione dei sacerdoti con il Vangelo, mi si è manifestata la presenza dello Spirito in una chiara Luce, che dal corteo si diffondeva tutto intorno. Vedevo il Vescovo salire i gradini dell'altare. La Luce intorno a lui era più forte e proprio da lui si diffondeva tutto intorno. Improvvisamente, mi accorgevo di vedere la cerimonia di insediamento del nuovo Papa, da lui iniziava per la Chiesa un tempo di predicazione alta e forte per richiamare il popolo di Dio all'ascesi e alla contemplazione per riscoprire la verità della chiesa e la forza produttiva della fede.

Noi eravamo con lui, lavoravamo insieme a lui e la chiesa era fatta di un popolo di famiglie, che costituivano un cristianesimo luminosissimo e prospero: i beni della chiesa amministrati dalle famiglie avevano risollevato le sorti dei popoli cristiani, riavviando nella fede un ciclo economico virtuoso.

La prima grande novità che doveva accadere era, dunque, questa: il Vescovo che vedevo salire i gradini dell'altare era quel vescovo scelto da Dio come guida degli Ultimi, che non ero ancora riuscita a trovare, e si apprestava ad ascendere al soglio di Pietro.

Ma chi era quel Vescovo? Non capii tutto subito.

Ciò che vedevo era limpido e intenso nella Luce e nella potenza dello Spirito, ma molte domande restavano per me ancora aperte per capire come si sarebbero dovuti svolgere gli eventi e che cosa avrei dovuto ancora fare.

Durante la lettura sentii forte la presenza di Gesù nel momento in cui si leggeva: “Coraggio. E' necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma.” Sentii che Gesù mi invitava a comprendere la sua volontà: voleva la testimonianza del Vescovo da Lui scelto per gli ultimi cristiani e la nostra al vertice della chiesa. Ma ero molto sorpresa: mi chiedevo se fosse davvero possibile, che le famiglie degli Ultimi, il Vicario di Cristo e la chiesa divenissero una cosa unica, e non riuscivo a capire come ciò sarebbe potuto accadere, soprattutto dopo che i vescovi della Diocesi di Roma avevano riconosciuto il piano di Dio e si erano rifiutati di collaborare. 

Poiché non avevano accolto il popolo delle famiglie nelle proprietà della chiesa, Dio li aveva rigettati ed aveva terminato con le richieste al pontificato romano: in quella visione mi stava, infatti, dicendo che Egli aveva, ormai, già rivolto lo sguardo a quel Vescovo sul quale sapeva di poter contare per l'effettiva guida degli Ultimi e lo avrebbe fatto suo prossimo Vicario, per affidargli un personale incarico di attuazione del suo piano.

Continuavo a tenere nota nel diario di tutte le comunicazioni interiori, che ricevevo nella Luce, e di tutti fatti che andavano succedendosi, per poter mantenere la rotta in un cammino che si rivelava ancora lungo e sempre più in salita per l'attuazione 
di quel piano di salvataggio delle famiglie. E rileggendo il diario mi tornava in mente spesso il sogno con cui Dio mi aveva indicato il nome di un vescovo con cui avrei parlato e lavorato.

Avevo sognato di trovarmi sul sagrato della chiesa di san Pietro, da cui vedevo un vescovo uscire. Era vestito con paramenti di colori natalizi. 
Iniziavamo un fitto dialogo, che avveniva sia con le parole, sia con le mani, le mie e le sue, che si muovevano come fossero parte integrante ed essenziale della comunicazione e che entrambi guardavamo, leggendo con attenzione.
Mentre mi risvegliavo, sentivo una voce che mi diceva: "E' il card.Ratzinger, gli trasmetti l'intero contenuto delle comunicazioni."

Dunque, Dio mi aveva rivelato il nome del vescovo che sarebbe stato decisivo per l'attuazione del suo piano anticrisi per le famiglie, ma c'erano ancora molte cose che dovevo scoprire, prima di poter capire che Egli mi aveva rivelato anche l'inimmaginabile novità di quel nuovo percorso, che sarebbe stato la sua risposta ai mercanti del tempio di Roma.

Infatti, dopo che il card.Ratzinger divenne papa, mi resi conto che in quel sogno c'era la chiara pre-visione della sua elezione. Ma soltanto dopo che Benedetto XVI è uscito dal Vaticano mi sono resa conto che quell'inimmaginabile nuovo percorso, che stavo aspettando di vedere verificarsi, quale evento necessario per abbattere il baluardo nemico degli uomini di curia e salvare le famiglie cristiane, si attuava proprio attraverso la rinuncia del Vicario di Cristo al pontificato romano: era in questo modo che si realizzava quanto mi era stato preannunciato nell'immagine di quel Vescovo che "usciva dalla chiesa di san Pietro".

Quando ebbi questo sogno, non avevo ancora scoperto la trappola tecnico-legale chesposta sulla curia romana l'effettivo esercizio del potere giurisdizionale di governo dei cristiani, che appartiene invece personalmente al Vicario di Cristo, e perciò non sapevo delle due diverse investiture che si sono andate a sommare, nel corso dei secoli, sulle spalle del successore di Pietro, togliendogli la sua libertà decisionale e imprigionandolo nei meccanismi di potere dei palazzi romani. Ma quando ho visto che l'inimmaginabile novità era accaduta e che il Vescovo scelto da Dio per gli Ultimi, J.Ratzinger, "usciva" dal Vaticano, ho capito dove poteva trovarsi la trappola che Dio stava distruggendo ed ho aperto il Codice di Diritto Canonico per cercare le prove. Ed era proprio così: Dio aveva deciso di porre termine al mostro giuridico del "pontificato romano a norma di diritto canonico" - che defrauda del suo potere decisionale il Vicario di Cristo - per liberare il suo popolo e il suo Vicario dall'oppressione della pervertitafratellanza dei vescovi cristiano-giudaizzati che, alleati ai poteri del mondo, hanno invaso i vertici della chiesa e stanno distruggendo la famiglia e la cristianità.

Dopo la risposta data dalla diocesi di Roma e questo sogno che spostava ancora nel futuro il raggiungimento della meta, pensavo di avere ormai terminato il mio compito di parlare con i vescovi. Gesù, invece, aveva ancora qualche "razza di vipere" da mandarmi a stanare... (segue)

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